Avellino, il questore Pepe: "Guardia alta contro baby gang e reati predatori"

62 anni, il nuovo capo della polizia irpina si è presentato alla stampa

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Avellino.  

Nicolino Pepe è il nuovo questore di Avellino. 62 anni, originario di Gaeta l'ultima esperienza alla guida della questura di Lodi ma è in Ciociaria, alto casertano e sud pontino che ha diretto numerose operazioni di polizia giudiziaria che hanno portato alla cattura di decine di latitanti della criminalità organizzata. 

Ora la sfida in Irpinia riparte soprattutto dal contrasto alla violenza giovanile e ai reati legati alla movida.

“Sotto il coordinamento della Prefettura la Squadra Mobile si farà trovare pronta contro baby gang e fenomeni di devianza giovanile. Contrasteremo nel modo adeguato e usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione tutti i fenomeni di criminalità e micro-criminalità della provincia irpina, questa è una terra dal grande potenziale che va difeso da appetiti della criminalità”.

Altro fenomeno particolarmente avvertito dai cittadini è quello dei reati predatori, in particolare i furti in appartamento. “Su questo – aggiunge Pepe - chiedo particolare collaborazione ai cittadini, devono essere pronti a segnalare qualsiasi episodio o persona sospetta, anche se poi al fine delle indagini non dovesse essere utile”.

Ecco il curriculum del nuovo Questore di Avellino: 

Il Dr. Nicolino Pepe, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, originario di Gaeta (LT), dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all'Università La Sapienza di Roma, entra nei ruoli della Polizia di Stato nel 1991.

La prima assegnazione, nel 1992, è da dirigente dell’U.P.G.S.P. della Questura di Savona, dove rimane sino al 1995, quando viene trasferito al Commissariato distaccato di P.S. di Cassino, in provincia di Frosinone, come vice dirigente, assumendone per sei mesi la reggenza.

Dal 1999, fino al 2003, viene assegnato, in qualità di dirigente, al Commissariato distaccato di P.S. di Sessa Aurunca, nel casertano, ove dirige a scavalco i Commissariati distaccati di P.S. di Aversa e Castel Volturno. Nel 2001 è membro della commissione di accesso antimafia in un comune del litorale domitio, su proposta del Prefetto di Caserta.

Nel 2003 diventa dirigente del Commissariato distaccato di P.S. di Formia (LT). Numerose sono state le operazioni di polizia giudiziaria di rilievo dirette in Ciociaria, alto casertano e sud pontino: la cattura di decine di latitanti della criminalità organizzata della camorra anche in ambito transfrontaliero in Spagna; l’arresto di figure apicali tra i fondatori del clan dei casalesi; l’arresto di decine di imprenditori, politici e liberi professionisti accusati di associazione a delinquere finalizzata a frodi di ingentissimo valore al bilancio comunitario e nazionale; le investigazioni che hanno portato alla luce un patto tra le cosche campane e calabresi, insediatesi nella zona del litorale romano e pontino.

Dal 2007, è Capo di Gabinetto presso la Questura di Latina, fino al 2010, quando viene ammesso al corso di alta formazione, presso la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia. Nel 2011 consegue la promozione a Primo Dirigente della Polizia di Stato e nel 2012 viene trasferito alla Direzione Investigativa Antimafia a Roma, come capo del primo reparto della prima divisione, dove si occupa di investigazioni preventive nel contrasto a “Cosa Nostra”.

Tra il 2012 e il 2013 fa parte della commissione centrale “collaboratori e testimoni di giustizia” presieduta dall’On. Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno.

Nel 2013, sino al 2018, dirige la prima divisione del secondo reparto “investigazioni giudiziarie”, competente sempre sulla mafia siciliana. Viene nominato responsabile dei servizi di polizia giudiziaria per la D.I.A., con funzioni di collegamento e raccordo con la Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo. E’ stato vice capo del secondo reparto della D.I.A..

Rilevanti tra le attività investigative della DIA, coordinate dalla Divisione diretta dal Dr. Pepe: le indagini sugli esecutori materiali delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, in cui persero la vita i due magistrati antimafia Falcone e Borsellino; l’arresto di personaggi contigui al superlatitante Matteo Messina Denaro; gli approfondimenti investigativi in carcere sui boss Totò Riina e Giuseppe Graviano. Nell’aprile 2018 assume le funzioni di Vicario del Questore di Campobasso. Nel dicembre 2019, viene nominato Vicario del Questore di Bari.

Il 7 maggio del 2021, il Consiglio di Amministrazione per il personale della Polizia di Stato nomina il Dr. Nicolino Pepe Dirigente Superiore della Polizia di Stato.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti per le operazioni di P.G. che ha condotto. Nel corso della sua carriera professionale ha anche diretto delicati servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione di eventi di particolare rilievo anche di risonanza nazionale: competizioni sportive, vertenze occupazionali, emergenza rifiuti in Campania, visite istituzionali di Capi di Stato e calamità naturali. Inoltre, ha svolto molteplici incarichi di insegnamento di materie giuridiche, sia negli istituti di formazione della Polizia di Stato, che presso enti esterni. Dal 1^ luglio al novembre 2021 ha ricoperto la funzione di Ispettore Generale all’Ufficio Centrale Ispettivo presso il Dipartimento della P.S. Il Capo della Polizia dal 1^ dicembre 2021 l’ha nominato Questore di Lodi e dal 15 maggio 2023 Questore di Avellino.