Prosegue inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri italiane, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari.
L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, nella Casa circondariale di Avellino, già protagonista nelle ultime ore di screzi tra detenuti:
“Oramai la situazione del carcere avellinese è ingestibile: nel pomeriggio di ieri, dopo che due detenuti ubicati nella sezione ex art. 32 hanno aggredito un altro detenuto ubicato al reparto penale, un detenuto comune, ubicato al primo piano destro, è sceso in infermeria ed ha incrociato un altro detenuto appartenente alla categoria protetti promiscui. Tra i due è nata una rissa non facile da gestire a causa del bassissimo numero di agenti di polizia penitenziaria presenti. Solo grazie al lodevole intervento del personale di polizia penitenziaria si è riusciti a ripristinare l'ordine e la sicurezza.
Nella giornata di oggi, invece, un detenuto media sicurezza, ubicato al primo piano destro, ha dapprima aggredito verbalmente un agente addetto alla matricola che si era recato in sezione per dare un cambio, e successivamente lo ha chiuso nel box agenti dando un calcio al blindato dell'ufficio. Il collega ha dovuto chiedere aiuto per farsi aprire.
Sempre nella giornata odierna un detenuto ha sputato in faccia ad un agente di polizia penitenziaria solo perché non gli era stato consentito di spostarsi da una sezione ad altra.
Il personale di polizia penitenziaria è stanco servono interventi immediati e seri”.
Per il SAPPE “serve un chiaro cambio di passo: serve mandare nel carcere irpino gli uomini del Gruppo Operativo Mobile!”.