Il sovraffollamento delle carceri ostacola una vera risocializzazione dei detenuti servono pene alternative è il messaggio che arriva dal tour nei penitenziari della campania portato avanti dalle associazioni impegnate sul territorio.
Nella conferenza stampa a Caserma Litto focus sull'istituto di Bellizzi Irpino. E' un reportage tra luci e ombre quello descritto da Camera Penale, Garante dei detenuti e l'associazione “Nessuno tocchi Caino”.
"La situazione nelle carceri è in sofferenza - ha dichiarato l'avvocato Giovanna Perna, Osservatorio Carceri Regione Campania - sia a livello locale sia a livello nazionale. Abbiamo ancora dei numeri molto alti sotto il profilo dell'affollamento ma l'aspetto più drammatico e preoccupante è quello sanitario, soprattutto in riferimento alla problematica psichiatrica".
“Bisognerebbe puntare sulle misure alternative al carcere e mettere negli istituti penitenziari le persone socialmente pericolose – le fa eco Rita Bernardini, presidente di “Nessuno tocchi Caino” - fare un'opera di risocializzazione. Occorre una mentalità diversa. I soldi che vengono investiti nell'amministrazione penitenziaria dovrebbero essere investiti nell'Ufficio per l'esecuzione penale esterna per il recupero e la prevenzione del reato".
Ha partecipato alla conferenza stampa anche l'avvocato Gerardo Di Martino, delegato del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, "Le criticità sono tante.Questo Consiglio dell'Ordine degli Avvocati sarà sempre al fianco di chi combatte uno stato inadempiente, che non garantisce i servizi essenziali, e sarà sempre al fianco dei detenuti che non godono delle stesse possibilità di chi è libero”.