Clan Partenio, testi minacciati: rigettata la richiesta del pm antimafia

Respinta l’ipotesi del Pm dell’Antimafia sulla subornazione dei testi

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Avellino.  

 

 

di Paola Iandolo 

Il tribunale di Avellino, in composizione collegiale, ha ancora sciolto la riserva, rigettando la richiesta avanzata dal pubblico ministero della direzione antimafia, Simona Rossi che - lo scorso 30 gennaio – aveva chiesto al presidente Scarlato, a latere Corona e Argenio, di acquisire nel fascicolo dibattimentale le sommarie informazioni di alcuni testimoni che a suo sarebbero stati minacciati. Richiesta di acquisire i verbali delle sommarie informazioni rese dai testimoni durante la fase delle indagini ai sensi dell’art. 500, comma 4. Richiesta rigettata al termine di una lunga camera di consiglio dal tribunale e dopo le discussioni dei difensori degli imputati che consideravano “non mendaci” le escussioni di alcuni testimoni, ascoltati nel corso dell’istruttoria dibattimentale.

Escussione del luogotenente Maffei

Il teste ascoltato nel primo pomeriggio nell’aula del tribunale di Avellino, il luogotenente dei carabinieri, Pasquale Maffei ha dichiarato che l’imputato Pasquale Galdieri “non ha mai violato le misure di sicurezza alle quali negli anni è stato sottoposto, nel 2009 e dal 2013 al 2018. Non è mai stato notato inoltre in compagnia di persone armate, qualora lo avessimo visto avremmo dovuto prendere provvedimenti”. Infine l’avvocato Gaetano Aufiero ha rinunciato agli altri testi elencati nella sua lista. La prossima udienza è fissata per il 2 maggio.