di Paola Iandolo
Clan Partenio, ascoltati tre testi. Udienza incentrata sulla ricostruzione dei rapporti di conoscenza con i Galdieri e con Ernesto Nigro. La testimonianza maggiormente significativa è stata quella di Beniamino Pagano, ascoltato in videoconferenza, che ha descritto il suo rapporto con Pasquale Galdieri, con il quale condivideva la passione per i cavalli. Un rapporto molto stretto, quasi fossero legati da un rapporto di parentela.
Chiarimenti su un’intercettazione del 26 ottobre 2018
La discussione, poi, si è spostata sulla divisione di un terreno di proprietà di Beniamino Pagano. Quest’ultimo ha sostenuto che in quella intercettazione facevano riferimento ad alcuni lavori svolti all'interno del terreno, necessari per “creare una recinzione al fine di sistemare i cavalli”. Pagano, inoltre, ha dichiarato di non aver mai posseduto armi e, quando si è parlato di "Winchester", il Pagano ha chiarito di aver fatto riferimento a un “orologio”. Pagano, infine, ha dichiarato di aver subito l'influenza di Pasquale Galdieri quando aveva deciso di interrompere gli studi, Galdieri, in quella occasione “l'aveva spinto a non interrompere gli studi”.
Ipotesi del Pm dell’Antimafia sulle minacce ai testimoni
Il tribunale non ha ancora sciolto la riserva sulla richiesta avanzata dal pubblico ministero della direzione antimafia, Simona Rossi che già - lo scorso 30 gennaio – aveva chiesto al presidente Scarlato, a latere Corona e Argenio, di acquisire nel fascicolo dibattimentale le sommarie informazioni di alcuni testimoni che a suo sarebbero stati minacciati. Richiesta di acquisire i verbali delle sommarie informazioni rese dai testimoni durante la fase delle indagini ai sensi dell’art. 500, comma 4. La riserva sarà sciolta nel corso della prossima udienza, fissata per il 18 aprile.