di Paola Iandolo
Rigettata dal presidente del tribunale, Vincenzo Beatrice, la richiesta di astensione avanzata dai giudici del collegio penale presieduto da Roberto Melone.
Le motivazioni
Il presidente del tribunale di Avellino ha deciso di archiviare il procedimento, motivando che “la dichiarazione di astensione, si collega a un momento della dialettica processuale nelle quali hanno trovato posto argomenti basati, piuttosto che su specifici eventi definibili come avvenuti per oggettiva e materiale evidenza, su supposizioni, opinioni e congetture in ordine alla condotta del collegio e che, anche il medesimo autore di quegli argomenti ha soggettivamente reputato come meramente presumibili. Non si ravvisano, quindi, concreti elementi attestanti ragionevole dubbio sull’oggettiva imparzialità del giudizio”.
La decisione
Il processo Aste Ok prosegue - dunque - con l'attuale collegio presieduto dal giudice Roberto Melone, a latere Vincenza Cozzino e Gilda Zarrella. La prossima udienza è fissata per il 7 aprile.
La richiesta di astensione era presentata nella precedente udienza
Il 10 marzo scorso era prevista l’escussione di uno dei militari indagati affiancati dal legale, ma la difesa di un imputato, l’avvocato Gaetano Aufiero, sollevò un’eccezione fondata sulla circostanza che nel corso della camera di consiglio della precedente udienza, il Tribunale collegiale presieduto da Melone, a latere Cozzino e Zarrella, avrebbe acquisito informazioni concernenti il procedimento a carico dei militari. Modalità non corretta ad avviso del legale. “Questo Tribunale non può non astenersi”, concluse il penalista. “Perché proseguire questo dibattimento con una contestuale trasmissione degli atti al competente ufficio di Procura sarebbe una macroscopica inaccettabile violazione dell’imparzialità del giudice, che sono presidio costituzionale per il giusto processo”.