di Paola Iandolo
Falso in atto pubblico al comune di Pratola, stamattina sono stati escussi due consiglieri comunali dell’attuale amministrazione. I due, all’epoca dei fatti, erano consiglieri di minoranza e hanno precisato di essersi subito accorti che “vi erano delle anomalie e nonostante le loro segnalazioni al revisore dei conti e le segnalazioni presentate alla guardia di finanza il bilancio del 2018 fu ugualmente approvato”. Delibera che aveva ottenuto tutti i pareri favorevoli anche del revisore dei conti.
L’inchiesta
Sono 10, dunque, gli ex amministratori comunali, tra cui l’ex sindaco Emanuele Aufiero e suo fratello Antonio, finito a processo. Ad avviso degli inquirenti i 10 imputati, in concorso tra loro ed in qualità di componenti del consiglio comunale del comune di Pratola Serra – nell’ambito del procedimento amministrativo relativo all’approvazione del bilancio consuntivo dell’Ente per l’anno 2017 - avrebbero attestato falsamente i fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità. In particolare, ad avviso degli inquirenti, nell’allegato al documento finanziario denominato “prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione” avrebbero riportato residui attivi per 8.415.333,86 e residui passivi per euro 6,695.352,46 ed un risultato amministrazione in avanzo per 1,719.981,40.
Lo scioglimento del consiglio
Intanto il consiglio comunale di Pratola Serra, nell’ottobre del 2020, è stato sciolto dal Consiglio dei Ministri, su proposta dell’allora Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per “ingerenze da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”, affidandone la gestione a una Commissione straordinaria, nominata dal Prefetto di Avellino, per un periodo di diciotto mesi fino alle elezioni avvenute a novembre con la vittoria del nuovo sindaco Gerardo Galdo. Le prossime udienze sono previste per il 19 giugno e il 17 luglio, quando verrà ascoltato il consulente.