Inchiesta Sidigas, De Cesare punta al dissequestro delle quote

Intanto i suoi legali lavorano al piano di rientro

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Avellino.  

Nuova udienza camerale per la Sidigas, Gianandrea De Cesare punta a rientrare in possesso delle quote societarie, saldando prima i debiti con lo Stato. Pronto un piano di rientro che nei prossimi giorni verrà consegnato nelle mani del gip Marcello Rotondi. La prossima settimana arriverà la decisione sul caso Sidigas. Intanto nel corso dell’udienza camerale è stata depositata una proposta di affitto con successivo acquisto delle reti da parte di Angelo Antonio D’Agostino, al quale è stata notificata una chiusura indagini da parte del tribunale di Avellino, per indebita compensazione per crediti d’imposta.

La revoca del custode nominato dal tribunale di Avellino

Ad ottobre, per la vicenda Sidigas, era stato revocato dal suo incarico di custode giudiziario Francesco Baldassarre. Il gip Marcello Rotondi – su richiesta del pubblico ministero Vincenzo Russo – nominò il nuovo amministratore Lorenzo Palmerini, collaboratore della procura capitolina. Il suo profilo, proprio in ragione della conoscenza degli atti, ad avviso del gip Marcello Rotondi garantirà “un proficuo e tempestivo subentro nella gestione delle quote”. Il custode giudiziario Baldassarre, nominato dalla procura di Avellino, è stato rimosso in quanto sottoposto a delle indagini. Revoca determinata da alcune denunce presentate dai legali di Gianandrea De Cesare (difeso dagli avvocati Luigi Tuccillo e Claudio Mauriello) e Bruno Del Vecchio (difeso dall’avvocato Massimiliano Moscariello) per il compenso percepito dall’amministratore della società Dario Scalella, circa 1 milione di euro annuo e la svendita dei beni della società.