Omicidio Di Grezia: Condannato a 10 anni, libero per cavilli

La lunga carriera criminale e una sentenza nel 2012 per 416 bis

Mugnano del Cardinale.  

Attilio Di Grezia è un volto noto agli inquirenti che in questi anni hanno combattuto in Irpinia la criminalità organizzata. Nel settembre del 2008, il 31enne di Marcogliano ammazzato tra i boschi di Mugnano del Cardinale, fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli.

 

Insieme ad altre cinque persone, venne accusato di essere partecipe o comunque fiancheggiatore del clan Cava operante a Quindici e nel Vallo di Lauro. Una operazione denominata “Scacco agli estorsori”, costola investigativa che si rifaceva all’operazione “Tempesta” di qualche mese prima. A finire nei guai Santolo Fabi, Giuseppe Menna, Maurizio Festa, Attilio Di Grezia (che all’epoca dei fatti aveva appena 24 anni, Antonio D’Angelo e Bernardo Cava.

 

Il provvedimento venne emesso in relazione a “svariati fatti estorsivi” commessi con modalità camorristiche nei confronti di imprenditori operanti nella provincia avellinese. Qualche mese dopo, nel gennaio del 2009, la storia si ripete. La Questura di Avellino, su coordinamento della direzione distrettuale antimafia, emette ancora una volta ordini di custodia cautelare nei confronti dei sei affiliati al clan Cava tratti in arresto nel blitz del settembre 2008. Anche Di Grezia riceve la notifica. Nel 2010, poi, vengono confermate anche in secondo grado le condanne per estorsione nei confronti dei sei pregiudicati. Di Grezia, però, a differenza degli altri indagati se la cava con una pena ridotta ad otto mesi.

 

Dura poco la libertà del 31enne mercoglianese che, nel 2012, torna in carcere, condannato a 10 anni di reclusione. Ma anche stavolta vi resterà per pochissimo tempo. Il suo legale, l’avvocato Gaetano Aufiero, si oppone alla sentenza. Di Grezia, pertanto, torna in libertà in attesa che la Cassazione si esprima sul ricorso presentato dal suo difensore. Ad aprile il 31enne di Mercogliano avrebbe saputo la decisione della Cassazione riguardo il ricorso. Magari i gioudici della Siuprema Corte avrebbero optato per il rientro in carcere. Paradossalmente, Di Grezia ha scontato le maglie troppo larghe del sistema giudiziario italiano.

 

Rocco Fatibene