Il sindaco di Monteforte indagato: "Ho sempre agito nella legalità, sono sereno"

Chiarisce la sua posizione in seguito all’iscrizione nel registro degli indagati per estorsione

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Monteforte Irpino.  

“Sono tranquillo e pronto a chiarire tutto alla magistratura e nelle sedi opportune. Ho sempre agito nella legalità e con trasparenza”. Il primo cittadino di Monteforte Irpino, Costantino Giordano sostiene di aver “appreso dalla stampa la sua iscrizione nel registro degli indagati” e resta disponibile a chiarire tutto all’autorità giudiziaria.

Le contestazioni

La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha indagato il sindaco Giordano con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti dell’ex socio dell’ex ristorante O’ Pagliarone, ascoltato dalla procura dell’antimafia come persona informata sui fatti.

Le accuse della signora delle Aste

Le prime accuse contro il primo cittadino di Monteforte Irpino furono mosse da Livia Forte (imputata nel filone Aste OK). La donna riferì dal carcere di Latina: «venne da me, nel mio ristorante, accompagnato dal boss Nicola Galdieri, che ad Avellino “comanda”, per chiedermi di non partecipare all’asta per il fallimento del ristorante “o’ Pagliarone” di Monteforte, attività alla quale lui era fortemente interessato (il sindaco Giordano effettivamente poi ne ha assunto la proprietà). Galdieri mi disse che “... o Pagliarone se l’add piglià o compare mio”, riferendosi a Giordano.

Mi minacciarono. Ricordo che quando si svolse l’asta del ristorante il Pagliarone ero molto interessata a quell’acquisto, in quanto mio figlio ha un ristorante ad Avellino e mi sarebbe piaciuto prendere anche il Pagliarone che era molto rinomato». Livia Forte partecipò ugualmente all’asta, limitandosi a fare un rialzo per non perdere i soldi della cauzione e poi si fermò. Dopo le dichiarazioni di Livia Forte sono stati eseguiti ulteriori accertamenti che hanno poi portato all’iscrizione del sindaco Giordano nel registro degli indagati. Dunque le dichiarazioni di Livia Forte hanno trovato riscontro. Dunque il 30 gennaio prossimo, quando Giordano dovrà essere ascoltato come teste, sarà assistito dall’avvocato, Gerardo Santamaria.