Accusati di aver introdotto nella casa circondariale di Bellizzi Irpino dei cellulari, il dj O. D.A. e la sua compagna A.T. - difesi dall’avvocato Danilo Iacobacci - sono stati mandati assolti dal giudice Lorenzo Corona del tribunale di Avellino.
Assolti entrambi per “non aver commesso il fatto”. La donna era accusata di aver inviato un pacco con il doppio fondo contenente i telefoni cellulari, tramite il corriere al compagno detenuto nel carcere di Bellizzi Irpino. Il pacco, sottoposto a controllo dagli agenti, fu bloccato e i due furono denunciati. Stamane la conclusione dell’istruttoria dibattimentale con l’emissione della sentenza di assoluzione, Accolta la tesi del difensore che ha sostenuto in aula l’estraneità dei suoi assistiti nella vicenda.
Operazione Delivery, droga a domicilio nel periodo del lockdown
Il 42enne O.D.A. – noto alle forze dell’ordine - era già stato coinvolto nell’operazione Delivery con la quale gli inquirenti avevano smantellato, dopo il lock down, una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti in città, dedita alle consegne di hashish e marjuana anche a domicilio durante il periodo d’emergenza sanitaria.
Piazza di spaccio gestita insieme ai familiari
Ma nel giugno scorso gli inquirenti hanno smantellato anche un’altra fiorente attività di spaccio organizzata da O.D.A. gestita insieme all’intero nucleo familiare. Tutto era nato dal sequestro di sostanza stupefacente operato nei confronti di alcuni tossicodipendenti, i quali avevano acquistato lo stupefacente da O.D.A, il quale, grazie ad un’attenta attività di pedinamento ed osservazione degli agenti della Squadra Mobile, veniva successivamente tratto in arresto, in quanto trovato in possesso di 63 bustine di cocaina. Quest’ultimo, nonostante fosse stato sottoposto agli arresti domiciliari, continuava a gestire una florida attività di spaccio di cocaina, avvalendosi dei membri della propria famiglia.