Accusato di violenza sessuale, rapina e maltrattamenti: assolto. Condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa, per lesioni personali e per porto in luogo pubblico di una arma impropria. Le gravissime accuse mosse dalla moglie, poi rivelatesi false, lo avevano condotto direttamente in una cella di Poggioreale, dove è rimasto ristretto per ben 6 mesi. Nel pomeriggio di ieri il Tribunale Collegiale di Nola, Presieduto dal giudice Mariangela Luzzi, a latere Sicoli e Muzzica, ha mandato assolto K.M. dalle accuse di violenza sessuale.
Le accuse
I fatti risalgono al mese di Ottobre 2021 allorquando a seguito della ennesima denuncia sporta dalla moglie i Carabinieri della Stazione di Terzigno procedevano all'arresto del quarantenne, di professione sarto. Le discussioni in famiglia erano sorte qualche mese prima quando K.M. venne a conoscenza di una presunta relazione extraconiugale della giovane moglie.
Di lì la decisione di lasciare la città di Avellino, dove la coppia risiedeva con i due figli, e di trasferirsi a Terzigno. Il trasferimento in altra città non sortiva però gli effetti sperati. Nel mese di ottobre 2021 la donna sporgeva una serie di denunce contro il quarantenne accusandolo non solo di violenza sessuale, ma anche di maltrattamenti e lesioni, nonché di averle sottratto, con violenza, una somma in contanti di 5.000 euro che la donna custodiva in casa. Tutto falso secondo i giudici nolani che non hanno creduto al racconto della donna, caduta in contraddizione dopo le incalzanti domande avanzate dalla difesa di K.M. tornato ora definitivamente libero.