Clan Partenio, in aula i militari del nucleo investigativo che hanno eseguito gli accertamenti sulle aste giudiziarie “condizionate” finite al centro dell’inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli.
In particolare sono state analizzate le intercettazioni e i riscontri effettuati dai militari dopo le dichiarazioni dell’imputata Livia Forte che ha di fatto smascherato l’accordo esistente tra i Galdieri e il gruppo Forte-Aprile.
I militari, ascoltati oggi in aula, hanno riferito sull’aggiudicazione del negozio di abbigliamento di Torrette di Mercogliano, di un appartamento a piazza Macello ed infine del "Pagliarone", la struttura ricettiva di Monteforte Irpino, acquistata dall’attuale sindaco Costantino Giordano e dai suoi due soci, non indagati.
Le accuse della signora delle Aste
La donna riferì dal carcere di Latina: "Venne da me, nel mio ristorante, accompagnato dal boss Nicola Galdieri, che ad Avellino “comanda”, per chiedermi di non partecipare all’asta per il fallimento del ristorante “o’ Pagliarone” di Monteforte, attività alla quale lui era fortemente interessato (il sindaco Giordano effettivamente poi ne ha assunto la proprietà). Galdieri mi disse che “... o Pagliarone se l’add piglià o compare mio”, riferendosi a Giordano. Mi minacciarono. Ricordo che quando si svolse l’asta del ristorante il Pagliarone ero molto interessata a quell’acquisto, in quanto mio figlio ha un ristorante ad Avellino e mi sarebbe piaciuto prendere anche il Pagliarone che era molto rinomato".
Livia Forte partecipò ugualmente all’asta, limitandosi a fare un rialzo per non perdere i soldi della cauzione e poi si fermò.
Atti che ora sono nel processo e che al momento dagli ulteriori accertamenti eseguiti dai militari hanno trovato riscontro. Il processo proseguirà il 28 novembre quando il militare del nucleo investigativo verrà sottoposto al controesame dell'avvocarto Gaetano Aufiero.