Banda del pizzo: brutalmente picchiato anche un esponente del clan Sangermano

L'imprenditore edile di Monteforte Irpino fu picchiato dai tre indagati sotto casa

banda del pizzo brutalmente picchiato anche un esponente del clan sangermano
Monteforte Irpino.  

Banda dedita ai pestaggi per imporre servizi di vigilanza e per il recupero di somme di denaro dato in prestito. Tra i pestati violentemente dagli indagati Sebastiano Sperduto e Yuri Perrino, anche il 40enne di Monteforte Irpino raggiunto dalla misura cautelare nei giorni scorsi, poiché coinvolto nell’inchiesta sul clan Sangermano. E’ proprio da questo pestaggio avvenuto il 31 luglio del 2020 a Monteforte Irpino che prende il via l’inchiesta sulla banda smantellata dall’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Avellino.

I pestaggi

La vittima fu attesa sotto casa per ore e fu colpita violentemente mentre rientrava in casa, riportò un trauma cranico, la frattura della parete postero laterale del seno della mascella con emoseno. Pestaggi, posti in essere dagli indagati, che si sono susseguiti nei confronti di imprenditori e debitori. In particolare un debitore di L. P. - anch’egli indagato - fu colpito con un pugno alla tempia, e fatto rovinare a terra da Sebastiano Sperduto, con l’aiuto di Benito Guarnieri e Giovanni Festa. Pestaggio che avvenne all’interno di un bar, abitualmente frequentato dalla vittima. Pur di farsi saldare il debito inoltre non esitarono ad intimidire anche il fratello della vittima, per recuperare la somma prestata.

L’organizzazione della banda

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti - con l’inchiesta sfociata nelle sei misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Avellino che vede indagate 15 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni tentate e consumate, nonchè violenza privata, furto e lesioni aggravate - è stato smantellato un gruppo criminale organizzato a piramide che per anni ha terrorizzato imprenditori e commercianti del capoluogo e dell'hinterland.

La banda era dedita anche a violenti pestaggi su commissione, finalizzati al recupero di crediti: è questo l'identikit ricostruito dagli inquirenti che, sulla scorta delle indagini dei carabinieri, ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone, tre in carcere, una ai domiciliari e due sottoposte all'obbligo di dimora. L'ordinanza è stata firmata dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta del procuratore, Domenico Airoma.