«Non siamo riusciti per otto giorni a spiegarci perché Giuditta fosse sparita nel nulla e continuiamo ad interrogarci sulle motivazioni di questa morte, che continua a risultarci inspiegabile». A parlare a nome della comunità di Calitri è Don Pasquale Riccio, parroco di San Canio Martire.
«La nostra comunità si stringe in preghiera intorno alla famiglia di Giuditta - spiega -. Siamo distrutti per un epilogo doloroso, che non ci aspettavamo. Abbiamo pregato e sperato fino alla fine, accanto alle persone che l’amavano. Ora siamo sprofondati tutti nello sconforto. Possiamo solo pregare e credere in un disegno altro. La scorsa settimana sono stata a casa della sua famiglia, con una delegazione di compaesani, per dare conforto e speranza. Sono stato vicino ai suoi genitori a sua mamma Antonietta. Abbiamo tutti sperato fino alla fine che Giuditta tornasse a casa e in un sereno epilogo della vicenda.
C’è stata la fiaccolata per sentirci vicini a lei e ai suoi cari. La famiglia Perna ha sempre frequentato la parrocchia di San Canio. Ogni domenica, quando non era a Perugia, anche Giuditta veniva a messa. Una ragazza semplice e discreta. Per noi resta un grande mistero questa morte, la sua sparizione, quell'improvviso e inispiegabile allontanamento. Preghiamo e ci affidiamo al Signore. Speriamo che le indagini riescano a spiegarci ogni motivo e il perché del triste destino di questa ragazza, morta nel fiore degli anni».
Lo stesso Don Pasquale annuncia una veglia di preghiera per la ragazza. «La nostra comunità pregherà per Giuditta - spiega -. Siamo vicini ai suoi familiari per un dolore che ha profondamente colpito l’intera comunità di Calitri».