Accusato di rapina, stalking e lesioni: il giudice assolve un 46enne avellinese

La decisione del giudice Michela Eligiato che ha accolto la richiesta dell'avvocato Polcaro

accusato di rapina stalking e lesioni il giudice assolve un 46enne avellinese
Avellino.  

Era stato tratto a giudizio con le accuse di rapina, stalking e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna, assolto 46enne avellinese. L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Polcaro, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva reso la vita impossibile alla sua compagna, minacciandola di morte, seguendola anche sul luogo di lavoro, citofonando alla sua abitazione a qualsiasi ora anche di notte e aggredendola fisicamente, provocando nella stessa uno straniamento tale da costringerla a mutare le sue abitudini di vita.

le violenze sull'ex compagna 

In un’occasione, peraltro, il 46enne non avrebbe esitato a colpire la donna con calci e pugni, per poi sottarle con forza il telefonino. E proprio per questo episodio gli inquirenti gli hanno contestato anche il reato di rapina. Tutte queste condotte hanno relegato la donna, una 40enne avellinese in uno stato di frustrazione tale, da non lasciarle altra scelta se non quella di denunciare il tutto all’autorità giudiziaria. Del resto gli episodi di violenza contestati all’imputato-già gravato da precedenti specifici- posti in essere nei confronti della donna erano diversi e in qualche occasione la donna era stata picchiata anche in presenza dell’anziana madre.

l'arresto e poi la scarcerazione

L’uomo era stato anche tratto in arresto in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Avellino. Misura cautelare prontamente revocata dal giudice nel corso del giudizio, allorquando incominciava a delinearsi una diversa versione dei fatti. Adesso l’epilogo del processo per il 46enne che è stato prosciolto, sia dalla grave accusa di aver rapinato il cellulare della sua compagna, sia dai reati di lesioni aggravate e stalking.

la tesi difensiva

Infatti nel corso dell’istruttoria dibattimentale, la difesa dell’imputato ha dimostrato che alcuna rapina fu posta in essere dall’imputato, atteso che fu la stessa persona offesa a consegnare il telefono al 46enne e non quest’ultimo ad impossessarsene con violenza. Una circostanza che ha fatto venire meno il delitto di rapina contestato all’imputato per il quale il 46enne rischiava una pena massima di 10 anni di reclusione.

la sentenza del giudice Eligiato

Pertanto, il Tribunale di Avellino, in composizione monocratica, presieduto dal giudice Michela Eligiato, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Angelo Polcaro, ha prosciolto da ogni addebito l’imputato, considerando del tutto insussistente l’accusa di rapina, nonché ha dichiarato il non doversi procedere per le residue accuse per intervenuta remissione di querela.