Sparatoria Cesinali, l’obiettivo erano gli 8 milioni di euro sul blindato

Si continua ad indagare sulla dinamica. Secondo la polizia dal commando partirono quattro colpi

sparatoria cesinali l obiettivo erano gli 8 milioni di euro sul blindato
Cesinali.  

Puntavano ad impossessarsi dai 3 agli 8 milioni di euro trasportati con un mezzo della Cosmopol presso le sedi della Banca d’Italia di Napoli e di Salerno, i banditi bloccati giovedì scorso dagli agenti della squadra Mobile della questura di Foggia e della squadra Volanti della questura di Avellino nei pressi del cimitero di Cesinali.  E’ quanto emerge dall’ordinanza firmata dal gip del tribunale di Avellino, Paolo Cassano, con la quale sono stati convalidati i fermi e applicate le misure cautelari in carcere per Giuseppe Valentini, 56enne di Bitonto Vincenzo Montereale, 37enne di Bitonto, Valentino Capocchiano, 34enne di Grumo Appula, e Savino Ariostini, 53enne di Cerignola. Ma il gip Paolo Cassano ha fatto decadere l’accusa di tentata rapina nei loro confronti.

Il tentativo di fuga

 I quattro in arresto viaggiavano su cinque automobili, ma altri soggetti riuscirono a guadagnarsi la fuga a bordo di altri tre veicoli di furtiva provenienza. Gli agenti della squadra Mobile di Foggia avevano il sospetto che a bordo vi fossero malviventi dediti agli assalti ai portavalori e alle rapine e dunque si misero sulle loro tracce. Il pedinamento proseguì senza sosta da Cerignola fino ad Avellino. Nel territorio di Cesinali tre veicoli riuscirono a fare perdere le tracce lungo la strada statale 7 bis, mentre due Jeep Compass – una bianca e una nera – furono bloccate nei pressi del cimitero di Cesinali. Ma il conducente della Jeep bianca per guadagnarsi la via di fuga ingranò la retromarcia, tentando di investire due uomini in servizio presso la questura di Foggia.
 Stando alla ricostruzione effettuata fornita dagli agenti, i malviventi spararono un colpo a testa nei loro confronti. Gli agenti risposero al fuoco; dalla Jeep vennero esplosi altri due colpi di pistola, stavolta verso un terzo agente intervenuto, sfiorandolo alla testa, per poi accelerare e darsi alla fuga; per aprirsi la strada puntarono un altro agente che rischia di essere investito, intanto i poliziotti esplosero decine di colpi di pistola e forse anche di mitraglietta nei confronti dell’auto.

Il decesso

Mentre vennero arrestati i criminali all’interno dell’altra Jeep, quella nera, rimasta ferma nel piazzale, una pattuglia inseguì la Jeep bianca fino ai binari della frazione Villa San Nicola; lì, all’interno dell’auto, con il volto ancora coperto dal passamontagna, fu trovato il corpo senza vita di Giovanni Rinaldi, 31enne di Molfetta raggiunto dai colpi di pistola sparati dagli agenti. Intanto le indagini proseguono per far luce sulla dinamica dei fatti.