Cesinali, "ci sparano addosso e poi ci indagano: basta atto dovuto"

L'indignazione del sindacato autonomo di Polizia in seguito all'iscrizione nel registro di 5 agenti

cesinali ci sparano addosso e poi ci indagano basta atto dovuto
Avellino.  

«I colleghi della Squadra Mobile di Foggia e delle Volanti di Avellino, coinvolti nel conflitto a fuoco di giovedi` 13 ottobre a Cesinali, dopo aver rischiato la vita per impedire un assalto ad un portavalori da parte di una banda di rapinatori, oggi sono stati iscritti nel registro degli indagati per “atto dovuto”. E’ assurdo e inconcepibile che dopo aver rischiato la vita, i colleghi si trovino oggi indagati per “atto dovuto”. Afferma Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia).

Nel momento in cui sussistono "cause di giustificazione del reato" non e` accettabile essere esposti ad un processo penale e solo per aver compiuto il proprio dovere. Ora i colleghi saranno costretti a pagarsi di tasca propria l’avvocato e altre spese. Inoltre si troveranno nella condizione di avere la carriera bloccata e se in attesa di premi e ricompense anche questi non saranno riconosciuti sino a completa archiviazione del caso e come noto, i tempi della giustizia sono molto lunghi.

I colleghi oggi non temono di rischiare la loro incolumita` fisica, ma temono di piu` di essere sottoposti a procedimento penale, perche´ oltre ad essere esposti alla gogna mediatica, verranno coinvolti direttamente con il loro patrimonio personale a dover dimostrare di avere agito nella legalita`, giustificando il loro operato.

Gia` in passato scendemmo in piazza per manifestare solidarieta` a un collega che, alla Stazione Termini, per fermare un esagitato che brandiva pericolosamente un coltello, venne indagato per atto dovuto. Non vorremmo, anche questa volta, essere costretti a doverlo rifare.

Siamo arrivati all'assurdo.

Ci sparano addosso e ci dobbiamo difendere per aver fatto il nostro dovere, e ci tocca pagare anche l'avvocato. Esprimiamo la nostra piu` sentita solidarieta` ai colleghi in questo loro difficile momento professionale.

Continuiamo a ribadire che servono adeguate garanzie funzionali per permetterci di svolgere serenamente ed efficacemente il nostro mestiere. Questo sara` il primo tema che porremo all’attenzione del nuovo Ministro”.