Sono rimasti intossicati dai fumi del mosto durante la vendemmia in una cantina di loro proprietà. Cinque componenti di una famiglia di Avella, genitori e tre figli, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino, grazie alla richiesta di aiuto lanciata dal figlio più giovane, che è riuscito a riprendere i sensi, dopo essere svenuto come gli altri familiari.
Secondo una prima ricostruzione, i genitori avevano cominciato a lavorare le uve raccolte in un terreno di loro proprietà ma in un ambiente chiuso, senza ricambio d'aria. La concentrazione dei fumi prodotti dal mosto ha fatto perdere i sensi ai due. Uno dei figli non vedendo i genitori risalire a casa è andato in cantina e ha trovato i due svenuti, ma non ce l'ha fatta a tornare in casa perchè è svenuto anche lui.
Stessa sorte per un altro figlio, accorso in cantina per capire cosa stesse accadendo. E infine l'ultimo, che si è ritrovato con tutta la famiglia priva di sensi, riversa a terra in cantina. Il giovane è svenuto a sua volta, ma è riuscito comunque a riprendersi e a dare l'allarme. In tre sono finiti al pronto soccorso dell'ospedale "Moscati" di Avellino, dove sono stati ricoverati, per due dei tre figli le conseguenze sono state meno gravi.