La tregua è già finita. Si riaccende la protesta dei residenti del centro storico di Avellino dopo la serata-evento di ieri per sancire la fine dell'estate.
Musica a tutto volume, alcol a fiumi, schiamazzi fino a tarda notte. Risultato?
Sotto casa gli abitanti della parte antica della città, dopo aver vissuto una notte da incubo, hanno trovato persino vomito (come testimoniato dalla foto che ci è stata inviata in redazione) e rifiuti.
“Quando finirà questo strazio?”, si chiedono i residenti, che ormai non sanno più a chi rivolgersi dopo aver chiamato in causa anche il prefetto di Avellino, Paola Spena, con un dettagliato esposto.
Avevano chiesto rispetto delle regole, ma – stando a quanto denunciano – sia sui decibel della musica sia sulla vendita degli alcolici ai minorenni non sarebbero stati effettuati controlli.
Il caso, dunque, si riapre dopo denunce alla questura ed esposti in prefettura. Resta da capire qual è il piano del comune per arrivare ad una soluzione, che tenga conto delle esigenze dei commercianti ma anche di chi vive nel centro storico. Ma dopo mesi di proteste non c'è stato ancora alcun tipo di provvedimento.