"Buon Viaggio piccola Lacuna ... che la terra ti sia lieve e che l'Amore ti accolga sul Ponte dell' Arcobaleno e che sia immenso come quello che ti ho donato io, la tua mamma umana”. Così recita la pagina Facebook dell’Associazione animalista “In ricordo di Lacuna” della giovanissima presidente Sara Spiniello, 24enne di Grottolella in provincia di Avellino. Un progetto nato da una morte inaspettata, violenta, quella di Lacuna, la piccola cucciola di Sara avvelenata da ignoti. Un evento tragico che non ha impedito, a quest’irpina testarda, di rialzarsi e continuare a combattere, a modo suo.
«Quando Lacuna fu avvelenata - racconta Sara - tre anni fa, mi sentii morire, come perdere una figlia. Piansi tanto, non riuscivo a smettere di pensare a lei, poi mi dissi: "adesso basta!". Bisognava reagire, impedire che altri vivessero il mio stesso dolore. Fu allora che creai la pagina facebook " In ricordo di Lacuna". Per far sì che la memoria della mia piccola non venisse mai cancellata».
La pagina rappresenta un punto di incontro per quanti hanno perso i propri animali domestici, spesso in circostanze tragiche. Il suo progetto ha coinvolto persone provenienti ai tutt'Italia, persone convinte che aldilà della morte ci sia un posto bellissimo, Il ponte dell'Arcobaleno, dove gli animali sono felici e continuano a giocare per sempre. Dove trovano l'amore che spesso è stato loro crudelmente privato in terra. I membri dell'associazione hanno descritto questo luogo nel libro "Ary, inviato speciale del ponte arcobaleno", edito da Lulu Edizioni. Col ricavato hanno supportato un canile di Olbia devastato da un' alluvione.
L'idea piace, cresce a macchia d'olio, si costituisce l'associazione vera e propria. I ragazzi cominciano ad organizzare incontri nelle quali condividere le proprie esperienze, creano quelli che Sara definisce "necrologi positivi", veri e propri racconti dell'aldilà felice che attende i cuccioli scomparsi. Realizzano inoltre lotterie per raccogliere i fondi necessari a supportare iniziative animaliste giudicate meritevoli, o per dare aiuto a strutture in difficoltà, come canili e ritrovi per cani torturati o abbandonati.
«Il desiderio - continua Sara - è quello di far vivere meglio i nostri piccoli amici pelosi. Ridurre la piaga sociale del randagismo, promuovere la sterilazzazione, supportare le adozioni, diffondere la cultura dello spirito animalista. A tal proposito nell'incontro del 20 settembre ad Altavilla Irpina abbiamo invitato il fotografo di fama mondiale Andrea Cisternino, per premiarlo con il titolo di animalista dell'anno. L'impegno di persone come Andrea deve essere reso noto al grande pubblico. Per la diffusione di quell'etica della quale parlavo in precedenza. Quell'etica che permetta a episodi come l'avvelenamento di Lacuna di non ripetersi mai più».
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Andrea Fantucchio