Clinica Montevergine, paziente ai medici: Mi avete salvato la vita, siete angeli

In una lettera la storia di buona sanità alla clinica di Mercogliano: gli operatori sono eroi

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"Li ho visti lavorare osservandoli attentamente pure in situazioni molto critiche o difficili e per questo ho acquisito la convinzione che, in realtà, sono ispirati dall'Alto nella complessissima gestione della sofferenza altrui"

Avellino.  

Nell'emergenza di una sanità alla prese con carenze e ritardi in Campania c'è una pagina di buona sanità che arriva dall'Irpinia. Un paziente ha voluto ringraziare con una lettera aperta i medici e gli operatori della clinica Montevergine di Mercogliano che gli hanno salvato la vita e che lui definisce "Angeli".

"Sì - scrive Ugo Frasca - Sono quelli che ti stupiscono per l'amore profuso in ogni loro gesto , segnato dalla totale abnegazione verso il fratello con la naturalezza e il sorriso che accompagnano ogni loro impegno. Esso non conosce limiti, quanto alle esigenze del malato, perché mosso da uno spirito di vocazione che è pura bellezza e Carità".

E il paziente nella lettera fa i nomi di tutti gli operatori, a cominciare da "Pina Moscaritolo, che ti introduce con leggiadria, entusiasmo e braccia spalancate nell'impervio percorso di un necessario recupero, rassicurandoti e comunicandoti fiducia, mentre la cardiologa Paola Tesorio conquista per la dolcezza e l'estrema competenza volte ad affrontare situazioni anche spinosissime, lasciate poi ai bravissimi colleghi Marco Agrusta, Alessandro Santoro, Carlo Zebele".

"Eccellenze – scrive Ugo Frasca - che investono tutti i settori, compreso quello infermieristico della Villa dei Pini per la riabilitazione dopo interventi al cuore. Il primario Gabriele Speranza, i collaboratori Antonio Santoro, il gentilissimo Pietro Paladino, lo straordinario medico fisioterapista Gianmarco Grappa, dirigono una struttura in cui tutti sono semplicemente unici, anche per l'umiltà e la scarsa consapevolezza di essere provvisti di "ali"".

"Li ho visti lavorare osservandoli attentamente pure in situazioni molto critiche o difficili e per questo ho acquisito la convinzione che, in realtà, sono ispirati dall'Alto nella complessissima gestione della sofferenza altrui. In un contesto politico-culturale gravemente inquinato da idolatrie e idiozie, bisognerebbe ripristinare con forza – conclude il paziente - i grandi valori della vita e quelli di coloro i quali sono i veri eroi, pronti a dare loro stessi nel silenzio e nella dignità di un'esistenza quotidiana irreprensibile e miracolosa".