Chi sa deve parlare, questo il messaggio lanciato dal procuratore di Avellino Domenico Airoma a margine della manifestazione di inaugurazione della piazza dedicata al giudice Rosario Livatino, a Montefredane. Il capo degli inquirenti avellinesi ha lanciato un duro monito a tutti coloro implicati nella vicenda della scomparsa di Domenico Manzo, il 69enne di Prata Principato Ultra.
«C'è stata troppa omertà in questo caso, come insegnava anche il giudice Livatino, chi non parla non solo fa male alla giustizia ma a se stessi e agli altri».
Intanto nella giornata di ieri è stata scoltata una testimone chiave, si tratta di una amica della figlia di Mimì Manzo, ultima persona a vedere l'uomo prima che sparisse nel nulla. La ragazza ha riferito tutti i particolari di quella sera, e descritto tutti i partecipanti. Inoltre i carabinieri del Nucleo Investigativo l'hanno ascoltata riguardo le immagini della sorveglianza analizzate in questi giorni dagli inquirenti. Dai frame la giovane ha riconosciuto tutti i conducenti delle vetture che transitano nella zona in cui è scomparso Manzo.