Avellino, la figlia lo aveva accusato di abusi: padre assolto dopo tre anni

Il Tribunale di Avellino ha ritenuto convincenti le motivazioni della difesa scagionando il 60enne

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Avellino.  

Questa mattina il Tribunale Collegiale di Avellino, presieduto dal Giudice Dott. Lucio Galeota, giudici a latere Elena Di Bartolomeo e Gennaro Lezzi, ha posto fine all'incubo, vissuto da oltre 3 anni, di un agricoltore di Avellino, C.L.S., il quale era stato accusato dalla figlia, oggi ventitreenne, di abusi sessuali plurimi, compiuti nell'anno 2009, allorquando la giovane aveva appena 9 anni.

Storia di una orribile violenza sessuale che sarebbe avvenuta, a dire della persona offesa, entro le mura di casa, addirittura con la complicità della madre che pur sapendo aveva colposamente taciuto.

Sin dal primo momento il difensore del sessantenne, l'avvocato Rolando Iorio, aveva creduto nell'innocenza del suo assistito, tanto da predisporre una minuziosa lista testimoni, rivelatasi fondamentale nell'assoluzione dello stesso.

Nelle aule del Tribunale di Avellino, infatti, nel corso delle 10 udienze in cui si è celebrato il processo di primo grado, si sono succeduti i numerosi testi della difesa, tra cui le maestre di scuola della presunta vittima, il suo ginecologo, nonché i numerosi parenti.

In fase di dibattimento è emerso anche il movente delle false accuse mosse nei confronti del genitore: la imperterrita volontà della giovane di "liberarsi" definitivamente del padre, reo di ostacolarla nel suo desiderio di continuare a mantenere liberi nel cortile di casa i numerosi cani, circa una decina, di proprietà della ragazza.

I continui rimproveri del genitore e la minaccia di toglierle gli amati cani, aveva indotto la persona offesa, dopo l'ennesimo litigio, a recarsi dai carabinieri in data 9 Agosto 2019 e a sporgere denuncia contro il padre.

I militari, coordinati dal maresciallo Francesca Bocchino, avevano immediatamente svolto le indagini, culminate con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'incensurato sessantenne, accusato di vioenza sessuale aggravata nei confronti della figlia.

Questa mattina il Tribunale Collegiale di Avellino, dopo ben 10 udienze, in adesione a quanto richiesto dalla difesa di C.L.S. ha mandato assolto il sessantenne "perchè il fatto non sussiste".

La Procura, rappresentata dal pubblico ministero dottoressa Salvatore, aveva invece chiesto la condanna a 10 anni di carcere.