Ennesimo incidente in moto lungo la strada della morte e questa volta tragedia sfiorata per un soffio. E' successo ancora una volta sulla statale 90 delle puglie, nella Valle del Cervaro in quel tratto ormai famigerato tra Savignano Irpino e Montaguto.
Ha rischiato di perdere la vita, dopo essersi schiantato contro il guard rail un centauro pugliese di 52 anni, proveniente da Ariano Irpino e diretto a Cerignola. Era insieme ad una comitiva di amici, alla località Ischia nel territorio savignanese, quando improvvisamente, per cause in corso di accertamenti, ha perso il controllo della moto, finendo in un terreno. Ed è stata questa la fortuna. E' qui che lo hanno immediatamente soccorso e tratto in salvo i sanitari del 118, giunti in pochissimi minuti sul luogo dell'incidente dalla postazione Stie di Savignano Irpino. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane per essere sottoposto a tutti gli esami necessari. Le sue condizioni fortunatamente non sono gravi. Ha riportato la fratture del femore e dopo le cure prestate dai sanitari arianesi è ora ricoverato in Puglia.
Poco distante da qui, lo scorso 26 marzo, sempre di sabato, la tragica morte di Francesco Scattarelli, originario di Bari dopo essersi schiantato violentemente contro la segnaletica stradale in una curva. Anche in quell'occasione intervenne il 118 di Savignano Irpino. A nulla valsero i soccorsi. Troppo gravi le lesioni riportate.
Una postazione sanitaria quella savignanese ben disegnata a suo tempo in una zona strategica e crocevia al confine tra Campania e Puglia risultata ancora una volta preziosissima. Presidi di emergenza che soprattutto lungo questo tratto di strada insidiosissimo risultano essere di vitale importanza. Bene ha fatto l'Asl a riconfermarle insieme a tutti i punti Saut.
E sulla stessa strada poco dopo la mezzanotte due persone a bordo di un'auto sono uscite fuori strada, durante l'attraversamento improvviso di un cinghiale di grosse dimensioni. Fortunatamente nessuna conseguenza grave.
Una vera emergenza ormai che non risparmia zone rurali, periferie e persino centri abitati, come sta accadendo ad Ariano Irpino, in viale Tigli dove la preoccupazione dei residenti è altissima di fronte al totale silenzio e disinteresse di tutte le istituzioni.