Voragini e allagamenti, Celzi ha di nuovo paura

I tecnici comunali monitorano l'enorme cratere apertosi giovedì. Strada transennata e allerta prorogata

voragini e allagamenti celzi ha di nuovo paura

I residenti della frazione sono esasperati: "Solo promesse, mai nessuno è intervenuto"

Forino.  

È tenuta ancora sotto osservazione la voragine anella frazione Celzi del comune di Forino. I tecnici comunali hanno transennato l'area e la strada che si collega al fondo.

Diversi anni fa un'altra voragine si aprì nella zona di Contrada Petrosa. Anche in quel caso fu un fenonemo causato dalle correnti di acqua.

I residenti della zona sono esasperati allagamenti sono all'ordine del giorno costringono spesso la protezione civile a soccorrere le persone nelle loro abitazioni con i gommoni.

E' avvilito il signor Raffaele Guarino che da quest'ultima ondata di maltempo ha ricevuto in dono dei terreni e due case allagate. “Qui promettono interventi risolutivi da circa vent'anni ma poi non cambia mai niente. Credo non ci sia realmente la volontà di risolvere il problema. Basterebbe convogliare le acque in qualche modo verso il salernitano”.

Un incubo che dura da anni e di cui la popolazione si dice stremata, non solo a causa degli allagamenti, ma anche dei cattivi odori emanati dalle fognature intasate.

La situazione al momento e’ monitorata e non c’e’ il rischio che si debbano sgomberare famiglie, ma tra i residenti della frazione Celzi la preoccupazione c'è anche perche’ e’ in vigore l’allerta meteo fino a domani, prorogata dalla Protezione Civile della Regione Campania e di colore giallo.

“Teniamo la situazione sotto stretta osservazione – spiega l'assessore con delega all'Ambiente e al Territorio Leandro Apuzza - i tecnici ci diranno se e come intervenire ma per ora non ci sono particolari criticità. Di questi fenomeni qui a Forino negli ultimi 100 anni ne abbiamo avuti almeno 4-5. Ques'ultimo tra l'altro è di proporzioni minori rispetto al passato ma è innegabile che c'è stretta correlazione tra gli allagamenti e questi dissesti repentini dei terreni”.