Condannata a quattro mesi di reclusione e al risarcimento del danno per il furto di uno smartphone.
È la pena inflitta questa mattina dal giudice monocratico di primo grado Gennaro Lezzi a un'insegnante in servizio presso una scuola di Baiano, perché si sarebbe impossessata del telefono di una collega dopo che quest'ultima, distrattamente, l'aveva dimenticato in bagno.
La vicenda nasce quando la donna, accortasi di non avere più il cellulare con sé, si reca in bagno e non lo trova più. L'insegnante così, si reca a sporgere denuncia per furto contro ignoti. Le indagini investigative per il ritrovamento del telefono si servono del rintracciamento dello stesso attraverso il sistema GPS integrato. Il percorso delineato, incredibilmente, conduce gli agenti direttamente all'abitazione dell'altra insegnante, in cui verrà rinvenuto il dispositivo.
L'imputata, assistita dall'avvocato Enzo Molettieri, ha scelto, insieme al suo difensore, di ricorrere al rito abbreviato. La parte offesa, invece, si è costituita parte civile con l'avvocato Fabio Tulimiero.