Saccuzzo si pente dal carcere: "Ho investito io la Furno, scusa alla famiglia"

Le parole del 68enne accusato dell'omicidio stradale della dottoressa di Mercogliano

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Avellino.  

“Chiedo scusa ai familiari della dottoressa Furno. Ho avuto paura: ero senza patente e senza assicurazione. Sono pentito del mio comportamento” Dal carcere di Bellizzi Irpino dove è rinchiuso con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso, Natale Saccuzzo chiede scusa alla famiglia della dottoressa investita la sera del 21 febbraio scorso, mentre tornava dal lavoro, a Mercogliano. Il 68enne di sant'Angelo a Scala conduceva l'auto che ha investito la donna sulle strisce pedonali. Quella sera le condizioni meteorologiche non erano buone.

L’indagato, ha ammesso le sue responsabilità e ha fornito la sua versione dei fatti, in presenza del suo legale, Danilo Iacobacci. La misura cautelare in carcere è stata emessa lunedì dopo una serie di accertamenti.I carabinieri della compagnia di Avellino hanno analizzato con cura le immagini della videosorveglianza nonché le tracce rinvenute sull’auto ritrovata il giorno successivo. L'auto non presentava segni di scassinamento, anche se era stata presentata una denuncia di furto, probabilmente per allontanare i sospetti, è l'ipotesi degli inquirenti. Il difensore del 53enne ha presentato la richiesta di incidente probatorio. Un team di esperti analizzerà l’auto sequestrata.