Un esame difficile e complicato quello di Selina Nanni, amica di Giovani Limata, chiamata a testimoniare nel processo per l'omicidio di Aldo Gioia, ucciso a coltellate dal fidanzato della figlia ad aprile dello scorso anno. Il racconto di Selina, che a settembre compie 18 anni, è stato poco chiaro, fatto di “non ricordo” e contraddizioni su tempi e dinamiche di amicizia tra lei e Limata. Eppure Selina risulta una teste importante in questo processo perché è stata l'unica persona a cui, il giovane, qualche giorno prima del delitto, aveva confidato di voler uccidere la famiglia della sua fidanzata. Selina ha dichiarato alla Corte, al giudice Pierpaolo Calabrese, di essersi invaghita sin da piccola di Giovanni, un rapporto, però rimasto solo tra messaggi e qualche telefonata. Non si sono mai incontrati. Selina era diventata una confidente di Giovanni, anche se pure con lei ha mostrato più volte il suo lato aggressivo, sempre verbalmente. La ragazza è stata incalzata con le domande sia dal pm Vincenzo Russo che dagli avvocati. Domande che si sono concentrate sulla messaggistica chat.
Dall'escussione di Selina non è emerso nulla di eclatante, o di diverso rispetto a quanto già scritto nei verbali. Però il racconto della giovane ha chiarito meglio il ruolo delle tre donne, amiche di Giovanni Limata: Sonia, Sara e Selina. Un rapporto stretto e intimo. Ma soprattutto, tutte e tre erano a conoscenza del progetto omicidiario del giovane. Selina Nanni che si è contraddetta più volte in merito alla frequentazione con Limata ha detto di averlo sentito anche dopo il delitto: "Mi ha detto di aver fatto ma che avrebbe potuto fare molto di più...". Nel corso della deposizione, ancora, Selina ha dichiarato che - a chiedere a Sonia Guerriero e Sara Clemente di andare a recuperare Giovanni Limata ad Avellino dopo aver compiuto il delitto - è stata proprio lei.
Insomma, anche per Selina, come per le altre due donne, in aula è stata messa in discussione la loro credibilità. Il processo è proseguito con l'escussione delle amiche della moglie di Aldo Gioia, dopodiché l'udienza è stata rinviata al prossimo 30 marzo alle 9,30 per l'escussione di altri testi della parte civile. Mentre il 27 aprile toccherà ai due imputati: Elena Gioia e Giovanni Limata.