Paesi semi deserti in Irpinia a causa delle tante famiglie in isolamento

Ad Ariano Irpino numeri impressionanti dall'inizio di gennaio e un nuovo focolaio al Minerva

paesi semi deserti in irpinia a causa delle tante famiglie in isolamento

La pandemia nelle aree interne

Ariano Irpino.  

Strade e attività commerciali semi deserte in Irpinia a causa delle tantissime famiglie in isolamento, contatti stretti di persone positive al Covid-19. E' quanto sta accadendo in diversi comuni, nelle aree interne.

Ad Ariano Irpino dall'inizio del mese di gennaio ad oggi, si sono avuti oltre 800 casi positivi, senza contare i numeri elevati degli ultimi giorni dell'anno. Ciò significa che solo nella città del tricolle almeno 2500 persone sono in isolamento. E tutto è dimostrato dal lavoro immane della polizia municipale da un capo all'altro della città.

"Una vera e propria missione - la definisce così il comandante Angelo Bruno - siamo arrivati a fare qualcosa di inumano, parliamo di 70-80 notifiche in un solo giorno. Oltre all'impegno straordinario dei miei uomini e donne, davvero eccezionali tutti, c'è anche da dire che questo tipo di onere, sacrifica il lavoro sul territorio, normale e ordinario della polizia municipale. Lo stiamo facendo, con grande senso di responsabilità, per venire incontro a quelle che sono le esigenze di urgenza in questo momento particolare. Un lavoro davvero molto impegnativo, che forse solo la polizia municipale è in grado di svolgere in questo modo. E va premiato veramente l'impegno e la dedizione di queste persone che si stanno dedicando, anima e corpo per quella che è diventata una missione."

E' sempre ad Ariano Irpino è di nuovo in emergenza la Rsa Minerva, dove sono decine i positivi al Covid all'interno della struttura tra pazienti, operatori sanitari e terapisti tutti asintomatici. Si è parlato in un primo momento di una cinquantina di contagi 

Stanno bene e non presentano particolari criticità. Nessuno ha dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. Sospese le visite dei familiari e personale di nuovo all'osso. Un quadro comunque ben diverso dalla precedente ondata del 2020 quando a causa della violenza del virus si registrarono diversi decessi ma comunque da non sottovalutare. Oggi sembra essere gestibile la cosa, come del resto lo è all'interno dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane. Il Comune segue con particolare attenzione il quadro pandemico attraverso l'assessore alla sanità Carmine Grasso, in continuo contatto con il servizio epidemiologia e prevenzione dell'Asl di Avellino.

Facciamo il punto della situazione con il direttore del Centro Minerva Alfonso D'Ascoli: "Cominciano ad uscire come sempre numeri al lotto. La realtà al Minerva è questa: abbiamo avuto delle positività interne ma sono tutte da confermare con tamponi molecolari. Come è stato ampiamente dimostrato gli antigenici non sono attendibili. Solo quattro operatori sono positivi agli antigenici, lo ripeto, sempre in attesa di conferma e una ventina di ospiti, non di più, attraverso gli screening periodici che effettuiamo all'interno della nostra struttura. E non so quanti fanno questo tipo di prevenzione. Positività interne da confermare ora dall'Asl che abbiamo immediatamente allertando. I pazienti attualmente sono in isolamento e continuano le loro attività. Tutto questo e ci tengo a sottolinearlo è emerso, grazie alla nostra efficienza nell'effettuare gli screening. Molti non li fanno per non far emergere nulla. Noi abbiamo fatto questo tipo di prevenzione sugli asintomatici, con tripla dose di vaccino. Più di questo non possiamo fare."

Dai familiari dei pazienti un accorato appello: "Ci fidiamo dei risultati dell'Asl e sollecitiamo pertanto uno screening generale, così come avvenuto nel 2020 da parte delle unità operative dell'Asl. In quelle mura, palpita la vita. Non dimentichiamolo mai."