Si è chiuso questa mattina un capitolo nero per Lioni, piccolo centro in provincia di Avellino, che finalmente potrà voltare pagina, anche se la scia di malinconia e stupore che questa vicenda si porta dietro difficilmente riuscirà a cancellare il segno che un atto di tale efferatezza potrà lasciare.
Stiamo parlando del fratricidio che si è consumato nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2020, in cui Antonello Della Vecchia, 30 anni, a seguito di un violento litigio con il fratello Marco, sarebbe stato colpito da quest’ultimo con un fendente che, avendogli reciso l’arteria femorale, non gli ha lasciato scampo. Inutili i tentativi di soccorso immediato, Antonello muore durante il trasporto verso l'ospedale di Sant'Angelo dei Lombardi.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Generoso Pagliarulo, ha portato fin dall’inizio avanti la tesi di omicidio preterintenzionale, nonostante inizialmente Marco dovesse rispondere di omicidio volontario.
La sentenza è arrivata oggi, dopo la richiesta di rito abbreviato e un lungo dibattimento nell'aula Gup del Tribunale di Avellino in cui il giudice ha riconosciuto il reato di omicidio preterintenzionale con attenuante di provocazione e, nonostante il Pm avesse chiesto 10 anni di reclusione aggravata dall’eventuale dolo, il giudice Marcello Rotondi ha applicato 5 anni e 4 mesi.
Rimane il dolore dei familiari, doppiamente feriti per aver perso, in un modo o nell’altro, i loro due figli.