Dopo la richiesta di archiviazione del pm Paola Galdo, la disposizione del gip Marcello Rotondi di altri sei mesi di indagine, oggi la relazione del perito della famiglia che delinea un quadro diverso da quello del suicidio dell'architetto Donato Tartaglia, trovato morto alla stazione di Aquilonia il 22 dicembre del 2015.
L’indagine aperta per istigazione al suicidio, al termine degli accertamenti effettuati dai carabinieri della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, fu archiviata nel 2016, ma la Cassazione - dopo il ricorso presentato dall’avvocato Ettore Freda - rilevarono dei vizi nel procedimento, così gli atti tornarono al tribunale di Avellino. Secondo il perito Alnfoso Cirillo, il direttore del museo si sarebbe difeso dalle ferite inflittegli da un ignoto. Insomma, nessun suicidio, ma omicidio.