Investimento poco chiaro, azionista di Caposele risarcito dalla banca

La banca è stata condannata al risarcimento di 426mila euro: “Non era stato informato sui rischi”

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La decisione dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie istituito dalla Consob

Caposele.  

Con la decisione pubblicata lo scorso 17 dicembre, la Banca Popolare di Bari è stata condannata a risarcire interamente un azionista che aveva denunciato di essere stato indotto a sottoscrivere azioni e obbligazioni emesse dalla stessa banca per un investimento complessivo superiore ai quattrocentomila euro. Lo ha stabilito l’arbitro per le Controversie Finanziarie istituito presso la Consob con la decisione pubblicata nella settimana prima di Natale. Il ricorrente, difeso dall’avvocato Alfonso Sturchio del foro di Avellino, ha avuto ragione sull’istituto bancario i cui ex amministratori sono sotto processo a Bari per falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza.
Nella richiesta di risarcimento del danno – spiega l’avvocato Sturchio – l’azionista lamentava la violazione dei doveri di trasparenza e informazione per la mancata messa a disposizione di adeguate informazioni in merito alle caratteristiche e ai rischi delle azioni, con particolare riferimento alla loro illiquidità. Nel ricorso, inoltre, si contestava la violazione dei doveri di diligenza e correttezza da parte dell’istituto barese, che aveva auto-collocato i propri strumenti finanziari senza considerare gli obiettivi di risparmio del cliente. La stessa profilatura di rischio svolta dalla banca, ad avviso del collegio giudicante, è apparsa inattendibile.

L’attività lavorativa svolta dal cliente per una vita intera ed il suo grado di scolarizzazione mal si conciliavano con l’asserita ampia conoscenza ed esperienza in materia finanziaria. A sostegno della decisione di liquidare l’intero importo del capitale investito in azioni, il collegio chiarisce che nulla può detrarsi a titolo di valore corrente delle azioni, stante l’impossibilità di dismetterle per effetto dell’intervenuta e perdurante sospensione delle relative negoziazioni sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-Mtf. Il Collegio ha quindi accolto il ricorso, respingendo le difese svolte dall’istituto bancario e ha fissato il termine per l’esecuzione in trenta giorni.
“La Banca Popolare di Bari, pur resistendo con i propri legali davanti all’ACF, finora non si è adeguata alle decisioni, costringendo il risparmiatore a intentare causa davanti al tribunale” aggiunge l’avvocato Sturchio. “Le numerose decisioni ben motivate come questa, rese da un collegio di esperti in materia finanziaria, tuttavia, hanno un peso importante nella valutazione del giudice civile.”