di Paola Iandolo e Gianni Vigoroso
Dramma a Sturno. Un poliziotto di 57 anni, in servizio al commissariato di Ariano Irpino è stato trovato cadavere all’interno della sua auto, in località Fontana Tetta, lungo la strada provinciale 38 che conduce al Castagneto, luogo di passeggio quotidiano per gli sturnesi, come lo era per Vincenzo. Il sovrintendente si è ucciso con la pistola d'ordinanza, sparandosi un colpo alla tempia.
A dare l’allarme i familiari non vedendolo rientrare a pranzo. A ritrovarlo senza vita sono stati i suoi stessi colleghi. Sul posto i carabinieri la polizia e i vigili del fuoco di Ariano in supporto alle operazioni della scientifica con una torre faro.
Persona molto conosciuta e stimata sia nella sua comunità di Sturno che ad Ariano Irpino dove lavorava da lunghissimi anni nel reparto della scientifica. In lacrime i suoi colleghi presenti sul posto insieme al vice Questore Maria Felicia Salerno.
Parole di cordoglio da parte del sindaco Vito Di Leo: “E’ un giorno tristissimo per la nostra comunità. Perdiamo un grande amico e un onesto servitore dello Stato. Solare, sempre sorridente e rispettoso. Era lui che dava coraggio e forza alle persone. Una persona positiva, piena di vita, davvero esemplare. Un cittadino modello della nostra comunità."
Profondamente scossi dopo la terribile notizia tutti i suoi colleghi, insieme al dirigente Salerno. Nessuno sa darsi una spiegazione.
Sposato e padre di due figli. Attivissimo nel sindacato Ugl Polizia. E' più volte intervenuto su diverse questioni riguardanti la sicurezza, la rivalutazione del personale specializzato. Tra i vari appelli rivolti al governo, un protocollo concreto e di tutela, adatto alle difficoltà e alle peculiarità del proprio lavoro.
Fu lui nel febbraio del 2016 ad elogiare pubblicamente attraverso una nota, due suoi colleghi in servizio ad Ariano Irpino, Giuseppe Abbondandolo e Augusto Masuccio per aver operato con grande professionalità, dedizione e umanità, nel salvare la vita di un 50enne che aveva tentato il suicidio dal ponte della panoramica.
"Non è facile agire in situazioni come queste - scrisse Moccia - determinante è stata sicuramente l’opera di persuasione condotta con cautela dalla pattuglia fino a far desistere l’uomo dal compiere l’insano gesto."
Rispettoso dell'ambiente e della natura. Più volte è intervenuto in difesa proprio di quel luogo meraviglioso e rigenerante, che amava profondamente, dove la sua vita oggi si è spenta purtroppo inaspettatamente e per sempre.