Incidente mortale a Calore, a lutto Montemiletto e Pietradefusi

Le due comunità, distrutte dal dolore, si stringono intorno alle famiglie

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Montemiletto.  

Sono a lutto le comunità di Montemiletto e Pietradefusi che piangono le giovani vite di Antonio Fina e Alessio Altavilla, spezzate a soli 20 anni nel tremendo incidente stradale di stanotte. La notizia della tragedia ha destato grande dolore soprattutto negli ambienti giovanili.

“Con commozione, il sindaco e l’amministrazione comunale, costernati partecipano al dolore che ha colpito la famiglia Altavilla per la tragica e immatura morte di Alessio. È intenzione di questa amministrazione proclamare il lutto cittadino – dichiara il sindaco Giulio Belmonte - Veniamo da un periodo nerissimo e abbiamo già pagato troppi decessi a causa del Covid, questa di Alessio è purtroppo la ciliegina sulla torta. Piangiamo un bravissimo ragazzo, di una famiglia perbene che conosco, della frazione Dentecane. Quando si perde una vita spezzata così facciamo fatica ad accettarlo. La comunità è affranta, immaginate come possa stare in questo momento la famiglia a cui va tutto il mio cordoglio e il mio sostegno”.

A Montemiletto il sindaco Massimiliano Minichiello condivide tutto il dolore del suo collega di Pietradefusi e anche lui conosceva il suo giovane concittadino, Antonio. Stamattina in chiesa alla messa domenicale non si parlava d'altro. C'è chi ricordava Antonio sin da piccolino, c'è chi come don Umberto offre tutto il sostegno possibile alla famiglia. “Sono notizie che ci lasciano di ghiaccio. In questo momento non possiamo che affidarci alla preghiera e alla misericordia di Dio e stare vicini alle famiglie”. Increduli gli amici che in queste ore li ricordano con grande commozione anche sui social.

Le indagini delle forze dell'ordine faranno luce sulla dinamica dell'accaduto ma per ora resta tutto il dramma di queste due famiglie. Sul luogo dell'incidente, all'altezza del ponte Caruso della strada statale 90 alla frazione Calore di Mirabella Eclano, sono ancora visibili sull'asfalto i segni del terribile schianto. Chi vive lì o ha attività commerciali nella zona lo continua a sostenere da tempo: "Questa è una strada maledetta, senza protezioni, senza limiti di velocità, morire così a 20 anni è inaccettabile”