Erano in ritiro spirituale a Camaldoli, nel comune di Poppi, all'interno del parco nazionale delle foreste Casentinesi in Toscana quando uno dei sacerdoti, don Claudio Lettieri, si è sentito male. Febbre e sintomi lo hanno costretto a rimanere a letto e ad isolarsi dal resto del gruppo. Risultato positivo al Covid ad un primo tampone è stato trasportato in ambulanza in ospedale ad Arezzo e successivamente in una struttura adibita alla cura dei malati Covid a Siena dove si trova tuttora ricoverato. Positivo anche il Vescovo Sergio Melillo le cui condizioni non destano preoccupazione. Una ventina in totale i sacerdoti, provenienti da vari comuni della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia tra cui Vallata, San Nicola Baronia, Anzano di Puglia, Carife, Grottaminarda, San Sossio Baronia che hanno preso parte al ritiro. Fra questi anche un non vaccinato negativo al primo test e ora tutti in quarantena al ritorno nei rispettivi paesi, dove è stata sospesa a scopo precauzionale ogni celebrazione e attività parrocchiale in attesa di un secondo tampone.
Rinviata a data da destinarsi anche la presentazione del primo report diocesano sulle povertà in programma il prossimo 18 novembre.
Nato a Monteverde in provincia di Avellino il 13 novembre 1968. 53 anni compiuti proprio oggi. E’ stato ordinato presbitero il 6 luglio 1996 dall’allora vescovo Eduardo Davino. Direttore dell'ufficio missionario diocesano, assistente diocesano ragazzi dell'azione cattolica italiana e attualmente parroco delle comunità di Santa Maria Assunta e San Nicola a Flumeri e Santa Maria Assunta a Trevico. Particolarmente attento e scrupoloso alle misure anti Covid. La sua chiesa a Flumeri è tra le più sicure e protette in diocesi. Eppure tutto questo non è bastato, contro un nemico subdolo e imprevedibile.
Parla il sindaco di Flumeri Angelo Antonio Lanza: “Siamo vicini a don Claudio, che sta attraversando questo particolare momento della sua vita, risultato positivo al Covid, così come siamo vicini a tutti coloro che hanno incontrato questa terribile malattia. In questa circostanza però, il mio vuole essere anche un appello a tutti i cittadini di Flumeri e non a non abbassare mai la guardia. Purtroppo e questa è una testimonianza, il virus non è ancora andato via. La stagione invernale è ancora molto lunga. Ci saranno dei mesi da qui in avanti in cui dovremo affrontare numerose battaglie contro il virus, per cui dobbiamo tenere sempre l’attenzione alta, non abbandonare mai le misure di contenimento del contagio, mascherina, distanziamento fisico, lavaggio frequente delle mani e utilizzo di gel sanificanti.”
Vicinanza e attestazioni di affetto a don Claudio nella stessa misura anche dall'intera comunità di Trevico guidata dal sindaco Nicolino Rossi e da tutti i sacerdoti, religiosi e religiose della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.