"Sul finire della scorsa settimana la casa della comunità religiosa delle suore Oblate di Gesù e Maria, che comprende anche la scuola Materna è stata visitata dai ladri. La notizia non era circolata, in quanto le religiose non hanno voluto creare clamore, favorire ansia e preoccupazioni in paese, ma il parroco, don Piero Fulchini, al termine della Santa Messa domenicale, ha accennato al grave episodio." Lo scrive in una nota Tony Lucido da Sant'Angelo dei ,Lomnardi, da sempre attento alle questioni che riguardano il territorio.
"In sostanza, suor Consolata Franciosi e suor Emerenziana Vella, nel far rientro dalla cattedrale, dopo aver partecipato all'azione liturgica, hanno registrato che la loro "Casa" era stata violata. I ladri hanno cercato oggetti di valore nel reliquiario poi nelle stanze per ospiti ed infine negli alloggi delle suore.
Hanno portato via tra le varie cose, somme di denaro raccolte per curare iniziative per gli anziani, alcune piccole donazioni per la ristrutturazione dei riscaldamenti in Cattedrale, altre somme ed oggetti nella loro disponibilità.
Per accedere ad alcune stanze sono state forzate anche delle porte interne. Sul grave episodio indagano gli inquirenti. Si controllano i filmati delle telecamere presenti in zona. Comunque molto dispiacere, dolore, ha provocato la notizia del furto nella Comunità santangiolese.
La stima, l'affetto, la riconoscenza per quanto fanno le suore oblate a Sant'Angelo, la loro presenza, nella cittadina, dalla seconda metà del secolo scorso, la dedizione nella formazione dei bambini, i tanti gesti ed attenzioni di carità verso tutti, erano motivo di diffuso rispetto, certezza d'immunità dall'essere vittime di episodi di tale gravità. Ma purtroppo così non è stato!
Al momento non è dato di sapere se sia stata una azione perpetrata da qualche giovane sbandato, da balordi, o microcriminalità locale, per la verità quasi inesistente, oppure è un gesto che si inserisce in un contesto di una serie di furti che vengono segnalati non solo a Sant'Angelo, ma un poco diffusamente su tutto il territorio."
Il presidente della Pro Loco auspica maggiore vigilanza sul territorio, controllo sulle tante presenze sarebbe opportuno: "Maggiore controllo sociale del territorio da parte dei cittadini stessi, potrebbe aiutare a ripristinare la condizione del viver sereni di una Comunità. Forse anche atteggiamenti e comportamenti di diffuso rispetto di regole, leggi e maggiore rigore morale, non solo annunciato, ma praticato da tutti, cittadini ed istituzioni, potrebbe essere la chiave di volta anche per una migliore vita civile, sociale, relazionale ed umana. Rinnovo solidarietà, vicinanza ed affetto a suor Consolata, Emerenziana e Lucia."