E' rinchiuso nel carcere di Bellizzi Irpino, in attesa dell'interrogatorio di garanzia la cui data è fissata per domani, il sacerdote originario del casertano accusato di atti sessuali su un minore salernitano.
Il prete gestisce un centro terapeutico in una villetta di Prata Principato Ultra che accoglie ragazzi con disturbi legati alle relazioni sociali e all'alimentazione.
Don Livio era particolarmente apprezzato per la sua attività ma, a quanto pare, non dal mondo ecclesiale. Bocche rigorosamente cucite nella struttura, nascosta tra i vigneti della Valle del Sabato, a due passi dalla basilica dell'Annunziata.
In paese, a Prata, pochi conoscono don Livio ma c'è comunque sconcerto e incredulità per una notizia che ha squassato la tranquillità della comunità.
“Sono brutte storie, soprattutto quando coinvolgono minorenni. Speriamo sia fatta giustizia al più presto – ci racconta la gente - Come comunità siamo davvero dispiaciuti”.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo Airoma e sono state avviate dopo la denuncia presentata dal padre del ragazzino che, a quanto si apprende, aveva problemi con l’alimentazione.
Per quattro mesi, da giugno a settembre, il ragazzo ha frequentato la struttura, gestita dalla Cooperativa Effatà-Apriti, preposta all'assistenza di persone con problemi di ansia, depressione e disturbi dell'alimentazione nonché finalizzata ad offrire opportunità ed esperienze sociali e spirituali.