Alta un metro e sessantacinque, occhi castani, capelli neri. Questo l’identikit di una ragazza che sembra essere svanita nel nulla. Resta avvolta nel mistero la sparizione di Giuditta Perna. A quattro giorni dalla scomparsa della 26enne di origini calitrane nessun particolare e rinvenimento sembra arricchire le indagini e indirizzarle verso la soluzione.
Al setaccio i boschi, le sponde dell’Ofanto, il greto stesso del fune per lunghi tratti. Se la ragazza si fosse lanciata dal ponte, il corpo sarebbe probabilmente rimasto in un’area delimitata e dunque sarebbe già stato trovato dalle squadre speciali in azione grazie all’approfondita attività di ricerca che stanno garantendo i sommozzatori. Detriti e melma,tratti profondi poco più di trenta centimetri avrebbero bloccato il corpo. Ma della 26enne scomparsa da mercoledì pomeriggio nessuna traccia.
Si indaga a Calitri, paese d’origine di Giuditta, dove Giuditta aveva parenti e relazioni sociali. Proprio a Calitri usciva ed aveva amici. Si indaga a Ruvo Del Monte paese in provincia di Potenza dove la ragazza viveva e anche a Perugia, dove la ragazza frequentava l’Università. La studentessa con cui in passato aveva condiviso un appartamento a Perugia è stata ascoltata. Nessun particolare segna la svolta nella ricostruzione del giallo e nella soluzione del mistero. Sarebbe stato sentito anche un ragazzo che frequentava Giuditta in Irpinia. Ma non si tratterebbe di una relazione.