Se questa è umanità. Ai nostri giorni è inaccettabile, inammissibile assistere a uno spettacolo di totale indifferenza e menefreghismo.
È vero che ognuno ha diritto a vivere come vuole la propria vita ma non è sempre vero che sia così specie se simili scene avvengono in una cittadina civile, ospitale, accogliente e mai indifferente ai bisogni, alle miserie, alle esigenze dei più deboli, degli emarginati degli ultimi di una società a volte purtroppo disumana.
A cosa si aspetta per intervenire, sollecitare un aiuto che a nessuno mai si deve negare!? Non si può ignorare un'anima in pena, un uomo che vaga da giorni, oramai affaticato e stremato alla ricerca di un qualcosa che nessuno ha ancora capito.
E' pur vero che finora quest'uomo, transitato qualche giorno fa anche al pronto soccorso dell'ospedale Frangipane, ha rifiutato ogni tipo di aiuto. E lo ha fatto anche con toni irruenti. Vuole vivere così, dormendo a terra tra cunette, siepi, aiuole, panchine sfidando anche il freddo. Certo, non si può disporre un trattamento sanitario obbligatorio ad una persona sana, come sollecitato da qualcuno. Ma qualcosa va pure fatto per la sua incolumità. C'è chi si è prodigato per offrirgli qualcosa da bere o una ulteriore coperta come Giovanni La Vita che ha immediatamente allertato l'associazione Vita, ma nulla.
E' una vicenda che è stata segnalata a tutti, nessuno escluso. La risposta: "E' in regola sul territorio e può fare ciò che gli pare." Come pure c'è chi sostiene che debba essere lasciato in pace: "Ha scelto di vivere così, come tanti al mondo, non vuole l'aiuto di nessuno."
Ma non sarebbe forse il caso che tutte le istituzioni, si riunissero per trovare una soluzione, che sia la più giusta ed umana per quest'uomo prima che davvero accada l'irreparabile. E purtroppo può succedere. Quante persone sono morte al freddo di notte su una panchina? Svegliamoci!