“Elena sta male e chiede della mamma”. Gli avvocati Vanni Cerino e Fabrizio D’Urso hanno avuto un primo colloquio in carcere con la 18enne accusata di aver concorso nell’omicidio del padre Aldo Gioia.
"La ragazza non riesce nemmeno a parlare", affermano gli avvocati e si pensa ad una richiesta di trasferimento in altra struttura. Al momento è in isolamento per le misure adottate contro il contagio, e da qualche giorno è stato necessario somministrarle dei sedativi per il suo stato di salute.
Il Riesame è stato fissato al 3 maggio, lunedì prossimo, ma gli avvocati sono ancora incerti se rinunciarvi o meno. Lo stato psicofisico della giovane, provata e molto agitata, potrebbe indurre gli avvocati a chiedere, con molta probabilità, l’assistenza di medici.
Questa mattina è tornato nel carcere di Bellizzi anche l’avvocato Mario Villani che difende il fidanzato di Elena, Giovani Limata colui che ha materialmente ucciso a coltellate il 53enne.
«Anche Giovanni è provato - ha detto Villani - ha chiesto di Elena e dei suoi genitori. Adesso però dobbiamo soffermarci su altro. Stiamo cercando ancora di capire cosa è successo e soprattutto guardare al pregresso di entrambi i giovani. Dobbiamo tenere conto dei contesti familiari e al di là del reato commesso dobbiamo cercare di dare a entrambi una opportunità di vita. Capisco il dolore della famiglia Gioia, ma anche la famiglia Limata sta vivendo un dramma».