Brogli all'Università di Salerno, arrestato anche un irpino

I reati contestati: accesso abusivo al sistema informatico e falsità materiale

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Contrada.  

Avrebbero iscritto illegalmente due studenti alla Facoltà di Medicina e attestato falsamente esami universitari in cambio di regali. È il quadro accusatorio costruito dalla Procura della Repubblica di Salerno a carico di due dipendenti dell'Università degli Studi di Salerno, un 65enne salernitano e un 53enne di Contrada, in provincia di Avellino.  

I due sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di “accesso abusivo al sistema informatico, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, induzione indebita a dare utilità”.

Le indagini sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Salerno e sono partite dalla denuncia presentata dallo stesso Ateneo. Tramite l'Audit interno, infatti, erano state rivelate delle irregolarità nella procedura di immatricolazione di due studenti, i quali erano iscritti alla Facoltà di Medicina, pur senza essersi classificati in posizione utile nella graduatoria unica nazionale di merito dei test d'ingresso. In quell'occasione, era subito emerso, che l'iscrizione era stata effettuata materialmente dal dipendente 65enne, attraverso l'accesso abusivo al Sistema Informatico di Segreteria.

I successivi approfondimenti investigativi hanno evidenziato inoltre che l'uomo era solito utilizzare le proprie credenziali per attestare falsamente esami universitari in realtà mai sostenuti dagli studenti beneficati, in cambio di specifiche regalie (particolare curioso, anche fumetti da collezione).

Determinante si è rivelato il contributo dell’irpino, sempre un dipendente amministrativo che indirizzava al collega quegli universitari che, essendo venuti a conoscenza del meccanismo di frode, chiedevano di essere aiutati in qualche modo. Le indagini dei finanzieri del nucleo Polizia Economico Finanziario di Salerno hanno consentito di ricostruire in tutto 34 casi di carriere universitarie artefatte, molte delle quali culminate nel conseguimento del titolo di laurea.

Oltre ai dipendenti infedeli, oggi tratti agli arresti domiciliari, risultano indagati altri 42 tra studenti e familiari - anch'essi presunti responsabili, in concorso, dei reati di accesso abusivo al sistema informatico e frode informativa - nei cui confronti sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi.