Stipendi gonfiati all'Asl, caso archiviato per il dirigente

il gip del tribunale di Avellino Archivia per il dirigente medico dell'Asl

stipendi gonfiati all asl caso archiviato per il dirigente
Avellino.  

Doppi stipendi all’Asl di Avellino, archiviazione per il dirigente medico. Il giudice per le indagini preliminari Francesca Spella accoglie la richiesta di archiviazione del Pm Fabio Massimo Mauro per il dirigente medico dell’unità operativa complessa cure primarie dell’Asl di Avellino, A. A., finito nell’ambito di una inchiesta della guardia di Finanza di Avellino perché accusato di aver falsificato i suoi compensi.

Ebbene, il giudice ha finalmente chiuso la vicenda archiviando il caso, sostenendo che “la notizia di reato non è fondata atteso che l’omissione dei controlli attribuita all’Alifano era dovuta ad una criticità organizzativa del settore elaborazione delle buste paga, che era stata segnalata dal medesimo ai vertici dell’ente, né sono state riscontrate condotte positive attribuite allo stesso tali da  far presumere un’attività partecipazione al meccanismo fraudolento…” .

I fatti risalgono all’ottobre del 2019, quando in seguito alle indagini della Finanza il dirigente medico fu sospeso per 4 mesi dal lavoro senza alcuna retribuzione e con la contemporanea sospensione dell’esercizio dell’attività libero professionale intramoenia. Nel corso delle indagini Alifano aveva segnalato più volte le gravi criticità del settore paghe ai vertici dell’ente sanitaria, ma nonostante ciò fu sottoposto a un procedimento disciplinare interno all’azienda per negligenza da parte dell’ufficio preposto.

«Chiarezza è stata fatta - dichiara il dottore Alifano - I provvedimenti punitivi inflittimi hanno arrecato gravi danni d’immagine a livello familiare, sociale e professionale con le immancabili conseguenze negative a livello psichico, fisico ed economico. Nessuna archiviazione giudiziaria potrà cancellare l’umiliazione e la frustrazione interiore per essere stato accusato e punito “sine culpa”, nonostante aver speso una vita all’insegna dell’onestà e della professionalità. Nessuna archiviazione potrà estinguere completamente in colleghi, parenti, amici e pazienti l’insinuazione del dubbio di disonestà e di negligenza, inoculata mediaticamente  nell’opinione pubblica».