È di due persone arrestate e di una denunciata in stato di libertà per detenzione e spendita di monete falsificate il corposo bilancio di una brillante operazione di servizio condotta dai Carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina.
I militari, impegnati in un servizio perlustrativo nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità, intervenivano presso un distributore di carburanti poiché il titolare dell’esercizio aveva segnalato loro il tentativo, posto in essere da due soggetti, di “rifilargli” una banconota a suo dire sospetta.
La tempestività di intervento consentiva alla Gazzella dell’Arma di rintracciare il veicolo identificandone gli occupanti in due individui provenienti dalla provincia di Salerno, un 36enne ed un 41enne entrambi già noti alle Forze di Polizia. All’esito di perquisizione personale, il 36enne veniva trovato in possesso di 300 Euro in banconote da 50 Euro risultate abilmente contraffatte. I due venivano così condotti in caserma, ma l’acume investigativo dei militari dell’Arma era destinato a rivelare ulteriori sorprese.
Questi, infatti, non paghi del risultato ottenuto, sviluppavano una serie di accertamenti che li portava a far emergere responsabilità anche a carico di un terzo soggetto, un 24enne anch’egli originario della provincia di Salerno e gravato da precedenti di polizia, che veniva localizzato e raggiunto presso un’abitazione presa in locazione in zona.
Nel corso di perquisizione domiciliare, i militari rinvenivano 5 banconote, del medesimo taglio ed anch’esse risultate frutto di attività di contraffazione, accuratamente occultate in un armadio. Alla luce delle evidenze raccolte, il 36enne ed il 24enne venivano tratti in arresto nella flagranza del delitto di detenzione di moneta falsificata e, successivamente alle formalità di rito svolte presso il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, condotti nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino su disposizione della Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo. Per il 41enne, ritenuto responsabile a titolo di concorso nel medesimo reato, scattava invece il deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.