Beni dissequestrati all'Ordine dei Francescani dell'Immacolata

Il Tribunale del Riesame di Avellino ha disposto il provvedimento, sbloccando immobili per 30 mln

Frigento.  

Novità sullo scandalo del convento di Frigento e l’inchiesta per truffa aggravata e falso ideologico che va avanti ormai da oltre due anni. Il Tribunale del Riesame di Avellino ha dissequestrato i beni di proprietà delle associazioni di laici vicine al fondatore dell'Ordine dei Francescani dell'Immacolata, Padre Stefano Manelli, per un valore di circa 30 milioni. I beni erano stati sequestrati dalla Procura di Avellino. I Frati Francescani sono stati commissariati dalla S.Sede nel 2013, ma migliaia di fedeli con le loro associazioni restano legate al fondatore dell'Ordine.

Solo pochi giorni fa ulteriori accuse degli inquirenti e un nuovo dossier, era stato consegnato da padre Fidenzio Volpi, già commissario dell'istituto, all'avvocato Giuseppe Sarno che cura gli interessi dei nuovi vertici della Congregazione.

Il fascicolo arrivato in Procura, svelerebbe nuovi scenari e particolari che parlerebbero di gravi accuse di presunti abusi, atti di libidine e prevaricazioni che sarebbero stati attuati dal fondatore e che andrebbero ad arricchire il quadro accusatorio. A puntare il dito contro la gestione del convento sono state decine di suore ed ex-religiose, uscite fuori dall'Istituto per le presunte vessazioni, i ricatti e le mortificazioni subite.

Alessandro Calabrese