In via Francesco Tedesco, tre donne di origini asiatiche avevano allestito una casa a luci rosse. Grazie alle numerose segnalazioni i carabinieri hanno avviato gli accertamenti. Prima monitorando alcuni siti internet, spesso utilizzati come bacheche di annunci a sfondo sessuale, su cui le donne dedite all’attività di meretricio pubblicizzano le loro prestazioni ai potenziali clienti in cerca di “avventure”, con il numero da contattare per concordare gli appuntamenti durante i quali consumare rapporti sessuali a pagamento.
I carabinieri, individuata l’abitazione, pubblicizzata sul sito internet con tanto di fotografie che non lasciavano alcun dubbio sulla finalità degli incontri, hanno iniziato servizi di perlustrazione: è stato notato un continuo andirivieni di persone che si recavano nella casa, trattenendosi per poco tempo, ossia giusto il tempo di consumare un veloce rapporto sessuale.
Identificatii alcuni avventori chenon hanno potuto che confermare la natura delle prestazioni.
Nell'abitazione è stata accertata la presenza di un’avvenente 56enne, sprovvista di permesso di soggiorno, che si prostituiva. Nel contempo sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro, oggetti erotici e contraccettivi, nonché la somma di 250 euro, probabile provento del meretricio.
Le indagini hanno altresì consentito di far emergere esponsabilità anche a carico di una 51enne ed una 63enne, sue connazionali, tutte denunciatealla Procura della Repubblica di Avellino poiché ritenute responsabili della violazione delle norme di cui alla Legge 75/1958 (meglio nota come “Legge Merlin”).