Morto in ospedale, il medico: "Non c’entra la gastroscopia"

Il primario Luigi Pasquale sul decesso del 32enne di Mirabella. La Procura ha indagato 4 persone

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Ariano Irpino.  

Il direttore dell’unità operativa di gastroenterologia dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, Luigi Pasquale, fa chiarezza sulla morte di Enzo Greci, il 32enne di Mirabella Eclano. Il giovane è deceduto lo scorso 19 giugno presso il nosocomio arianese.

«La sua morte non è riconducibile all’esame endoscopico - afferma il dottore Pasquale - è stata eseguita anche un’autopsia sul corpo del giovane alla mia presenza. Ora sarà la magistratura a fare chiarezza sul decesso, ma di certo non si può affermare che la morte sia riconducile ad una gastroscopia, è un assurdo».

Intanto, c’è sconforto nella contrada di Santa Caterina, popoloso quartiere di Mirabella Eclano, dove il giovane è cresciuto. La tragedia della famiglia Grieci ha sconvolto i residenti che mercoledì hanno partecipato ai funerali. Sono tanti anche i messaggi affidati al web nel ricordo di un giovane spensierato e buono. 

Secondo una prima ricostruzione, il giovane si era ricoverato il 15 giugno per sottoporsi ad una serie di esami, tra i quali una gastroscopia, perché accusava problemi gastrointestinali. Era stato dimesso ma, una volta a casa, le sue condizioni non erano migliorate. Di qui un ulteriore ricovero il 19 giugno, poi il decesso. 

Come anticipato da Il Mattino, i familiari avevano presentato una denuncia alla polizia. Un'iniziativa che ha innescato l'avvio di un'inchiesta del sostituto procuratore di Benevento Maria Colucci, che, in vista dell'autopsia, ha proceduto ad 'avvisare' i quattro professionisti, per consentire loro la nomina di un consulente. L'autopsia è stata eseguita dal medico legale Carmen Sementa - con lei l'anatomopatologo Antonio Perna- , alla quale l'incarico è stato affidato in un'udienza nel corso della quale uno degli indagati, assistito dall'avvocato Benedetto Vittorio De Maio, ha indicato come proprio consulente il dottore Ruggero Iandoli. E' invece caduta sul professore Giuseppe Vacchiano la scelta dei familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Gennaro Razzino e Marco Cocilovo, nell'occasione rappresentati dal collega Mauro Di Monaco. Novanta i giorni a disposizione per depositare le conclusioni dell'esame, che dovrà stabilire cosa abbia causato la morte del 32enne.