Sono 26 le persone indagate - di cui 20 finite in carcere - nell'ambito dell'operazione Servitium condotta dai carabinieri del comando provinciale di Salerno e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.
Sgominato un presunto gruppo criminale che aveva base operativa nel piccolo comune di Acerno, ma con ramificazioni anche in provincia di Avellino. In particolare a Montella: in carcere sono finiti tre giovani di origini albanesi di 35, 37 e 38 anni. Le accuse per tutti gli indagati, a vario titolo, vanno dal traffico internazionale di droga - con l'aggravante del metodo mafioso - allo spaccio falso, detenzione di armi, favoreggiamento, ricettazione, minacce e danneggiamento.
L'indagine - partite nel giugno 2017 - ha evidenziato un collaudato sistema criminale con solidi canali di approvvigionamento in Albania e in Olanda. Un vero e proprio supermarket della droga, capace di smerciare nelle province di Avellino e Salerno cocaina, hashish, marijuana ma anche la famigerata droga sintetica "amnèsia".
Stando ai riscontri investigativi dei carabinieri il fatturato annuale dell'associazione a delinquere superava il milione di euro all'anno.
Non solo. Gli indagati, per eludere i controlli, intestavano schede telefoniche utilizzate per le comunicazioni a persone ignare che poi finivano in vecchi Blackberry non semplici da intercettare per gli specialisti dell'Arma. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati oltre 2 chili di droga.