Sarebbe stata pedinata e filmata in più occasioni mentre attendeva alle incombenze quotidiane di vita “in maniera autonoma, senza alcuna difficoltà e senza l’ausilio di terze persone". In particolare, sarebbe stata “vista camminare a passo normale per le vie del paese portando con sé un bastone che non appoggiava mai sul manto stradale, salire e scendere le scale antistanti la propria abitazione senza sostegni, attraversare passaggi stradali ed incroci mentre volgeva fugacemente lo sguardo nelle varie direzioni per sincerarsi dell’assenza di autovetture, recarsi al supermercato ed effettuare pagamenti in piena autonomia”.
Comportamenti ritenuti incompatibili con “il suo stato di cecità assoluta, nonché di invalidità medio-grave (66-99%) derivante da difficoltà persistenti a svolgere funzioni e compiti della propria vita”. Ecco perchè una ultrasettantenne di San Nicola Baronia è finita nel mirino della Procura di Benevento, titolare di una indagine, affidata ai carabinieri, che ipotizza a suo carico la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e l'induzione in falso ideologico. Una presunta falsa cieca, alla quale i militari del Nucleo operativo della Compagnia di Ariano Irpino hanno sequestrato la somma di 88mila euro, sulla scorta di un decreto di natura preventiva, finalizzato alla confisca, del Gip.
Dall'inchiesta, supportata da servizi di osservazione, acquisizioni documentali ed escussione di persone informate sui fatti, sarebbe emerso che la donna, “dissimulando il suo stato di cecità assoluta - ricorre in caso di totale mancanza della vista o di mera percezione dell’ombra o della luce-, nonché uno stato di invalidità medio-grave, avrebbe indotto in errore le Commissioni mediche per l’accertamento dell’invalidità civile, delle condizioni visive e della sordità, ottenendo, indebitamente da parte dell’Inps le relative indennità dal 2015 al 2019”.