Anziano morto, abbandonato a Benevento: Pierina lascia carcere

L'85enne di Grottaminarda trovato in strada: per 64enne libertà vigilata in una casa di cura

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Grottaminarda.  

E' una storia che ha tenuto banco per giorni. Una storia drammatica da qualunque angolazione la si guardi, che ora fa registrare una novità. L'ha firmata il gip Gelsomina Palmieri, disponendo la libertà vigilata in una casa di cura per Pierina Gogliucci, 64 anni, originaria della provincia di Salerno, arrestata dalla Mobile per l'abbandono di Mario Castellano, l'85enne di Grottaminarda che accudiva da dodici anni, rinvenuto senza vita nella tarda serata dello scorso 15 febbraio in un parcheggio in via Pacevecchia, a Benevento.

La decisione è arrivata sulla scorta delle conclusioni del dottore Teofilo Golia, che ha ritenuto la condizione psichiatrica della donna incompatibile con il regime carcerario. Un aspetto, quest'ultimo, sul quale aveva insistito l'avvocato Gerardo Giorgione, suo difensore, durante l'incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, nel corso del quale era stato affidato a Golia l'incarico di procedere, appunto, ad una perizia psichiatrica per la quale la 64enne aveva nominato come proprio consulente il dottore Pierluigi Vergineo, mentre le parti offese – un fratello e due nipoti della vittima, rappresentati dall'avvocato Roberto Pulcino – avevano scelto il dottore Fernando Melchiorre.

Pierina, dunque, lascerà la casa circondariale di contrada Capodimonte per sottoporsi alle terapie in una struttura specializzata.

Come più volte ricordato, Mario non era sposato, di lui si occupava Pierina, che non gli avrebbe però riservato l'assistenza che necessitava. Affetto da più patologie e costretto all'immobilità a letto, era molto denutrito. Il suo cuore aveva resistito fino a quando, stremato, aveva smesso di battere per sempre. Intorno alle 13 del 15 febbraio come aveva sostenuto Pierina – aveva affermato di aver atteso almeno due ore, “perchè il suo spirito vagava per casa”, per avvolgerlo in una coperta, una trapuntina ed una tovaglia da tavola ed adagiarlo in una bacinella grande con la quale lo aveva caricato a bordo della sua Lupo-, oppure poco prima o durante il viaggio da Grottaminarda a Benevento?

Domande alle quali risponderà la relazione del medico legale Lamberto Pianese, che aveva eseguito l'autopsia.